venerdì 21 novembre 2025

da Riforma del 14/11/2025

Federazione Donne Evangeliche in Italia

Donne ai margini - La sorprendente rivolta dei confini - 16 giorni per vincere la violenza dal 25/11 al 10/12/25


Introduzione

Il termine margine deriva dal latino margo che significa pure limite, confine. A differenza di questo ultimo, il margine ha però un tono meno geopolitico, più domestico: lo troviamo nelle pezze di stoffa, nelle pagine dei libri, perfino nei documenti digitali. È la fine di una superficie, ma non per questo schiacciata contro un esterno, anzi è un luogo che ha e che dà spazio, che ha le sue modalità di funzionamento. Lo si vede bene negli usi figurati: se c’è un margine di tempo sufficiente, se abbiamo un ampio margine per decidere in autonomia, se abbiamo margine di spesa, allora abbiamo qualcosa a nostra disposizione.

Il margine sociale si trova in quell’intorno che quasi non è più considerata società, così come i margini della pagina non sono praticamente pagina scritta. È uno spazio in cui una superficie figurata, nel suo orlo estremo, non conserva la sua piena funzione: lì, in quella zona ai limiti, tante cose e persone si possono lasciar andare, ma altrettante possono accadere.

Come avviene a livello economico dove il margine può essere negativo indicando una perdita, ma anche positivo se i ricavi superano i costi, così la FDEI ritiene si possa rappresentare la marginalità imposta o coltivata dalle donne. Dal margine è possibile avere una prospettiva differente, anche rivoluzionaria delle cose e delle situazioni: “dai margini e dagli emarginati possono giungere insegnamenti capaci di affrontare i problemi in modo nuovo e trasformante”, così nella prima meditazione di questo Quaderno al cui centro è la figura della donna sirofenicia. Questa donna pagana, probabilmente sola e per questo anche povera, lancia a Gesù una provocazione che lo spinge al di là dei suoi confini fisici e mentali permettendogli di comprendere ciò che “nel suo essere al centro non aveva visto”. Lo dimostrano le donne di due tribù rivali del Sud Sudan tenute fuori dai sanguinosi conflitti, ma chiamate a piangere i morti. Donne che tessono trame sottili, ma forti di solidarietà femminile fino a far scoppiare la pace. Oppure donne che non vogliono più essere rinchiuse in una definizione di genere o di corporeità e che sanno essere produttrici di idee e di spazi nuovi e creativi. Ebbene, anche Gesù era considerato un marginale, un povero galileo figlio di un falegname, che si rivolgeva agli ultimi. Eppure nella prospettiva del Regno di Dio, nel positivo ribaltamento delle Beatitudini (Luca 6, 20-23 e Matteo 5, 1-12), coloro a cui esso appartiene, che in esso vengono accolti trovandovi giustizia, pace, rispetto, gioia sono proprio quelli al margine e che da quello si muovono per decostruire una società perversa...

Mirella Manocchio

Presidente Fdei