da Riforma del 14/11/2025
Federazione Donne Evangeliche in Italia
Donne ai margini - La sorprendente rivolta dei confini - 16 giorni per vincere la violenza dal 25/11 al 10/12/25
27 novembre 2025
Donne in fuga dalle guerre:
contesti e sfide in Africa e in Asia
Nel 2024, si stima che 73,5 milioni di persone siano state sfollate dal loro Paese a causa di conflitti, violenza o catastrofi; spesso queste sono donne, bambine, bambini, anziane e anziani costretti a scappare in condizioni estreme.
In Africa, la crisi è drammatica: nel 2024 più della metà degli sfollati interni del continente (oltre 34 milioni) sono donne, bambine e bambini fuggiti soprattutto da Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Sudan.
In Asia, conflitti prolungati in Siria, Myanmar e in aree dell’Afghanistan e del Pakistan hanno provocato massicci flussi interni ed esterni, con donne spesso vittime di persecuzioni e privazioni.
In fuga, le donne affrontano rischi di violenza sessuale, sfruttamento e abusi, a volte persino da chi dovrebbe proteggerle. Inoltre subiscono un accesso limitato ai servizi: difficoltà nell’assistenza sanitaria, nell’istruzione e nel lavoro, specialmente in contesti dove la mobilità femminile è vietata o ostacolata. Molte devono provvedere da sole a figli e anziani, spesso sotto traumi psicologici.
Le agenzie internazionali (UNHCR, ONG, IDMC/NRC) lavorano per garantire rifugio, assistenza medica, protezione legale, ma la scarsità di risorse, i tagli al finanziamento umanitario e l’instabilità politica rallentano gli interventi.
Spesso le rifugiate interne restano “invisibili” rispetto ai rifugiati internazionali: gli sfollamenti interni non godono della stessa attenzione legislativa.
VERSETTO
«Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto» (Matteo 2, 13).
COMMENTO
Giuseppe si alza nella notte e insieme a Maria attraversa un confine, la frontiera della paura, per salvare Gesù dalla furia di Erode. Non vanno in pellegrinaggio, ma in esilio; non portano doni, ma speranze fragili e qualche mantello.
La Bibbia non racconta il vento in faccia, i passi incerti, o le lacrime silenziose di chi sa di dover lasciare casa per sempre. Ma possiamo immaginare.
Oggi, tante donne in Africa vivono la stessa fuga. In Sudan, in Congo, nel Nord del Mozambico, prendono per mano i figli e le figlie e percorrono chilometri per sfuggire a fucili e machete, a distruzione e violenze. Come Maria e Giuseppe, non hanno certezze sul domani. Come loro, sanno che la vita dei loro bambini e delle loro bambine vale ogni fatica, ogni rischio. I loro volti sono pagine viventi, scritte non con inchiostro ma con polvere e sudore, con il coraggio di chi ama più forte della paura.
PREGHIERA
Signore, che hai guidato Maria e Giuseppe nei sentieri oscuri della fuga, accompagna ogni donna che porta i figli e le figlie lontano dalla guerra. Dona loro forza nelle gambe e pace nel cuore. Spegni l’odio che devasta le loro terre. Fa’ che possano un giorno raccontare ai figli e alle figlie non solo come sono fuggite alla violenza, ma come hanno ritrovato una casa e un futuro. Amen