da Semi di saggezza
di Edgar Morin
Come le tessere di un puzzle, ancora
parzialmente mescolate, i fermenti
primordiali delle nuove civiltà lavorano
qua e là, facendo lievitare in più
punti un impasto nuovo. Le necessità
inconsapevoli di una vita altra, un po'
per volta, iniziano ad accedere
alla coscienza. E così prendono forma
delle oasi di convivialità.
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Al cosmopolita che parla una lingua
sola (l’inglese), detiene un unico sapere
(il calcolo), e ha un solo obiettivo
(il profitto), un solo ideale (la crescita)
e un solo mito (il progresso materiale),
si contrappone il cittadino
della Terra-Patria, che riconosce
l’unità/diversità della specie umana
e sa che siamo tutti accomunati
da uno stesso destino.