Perchè il governo ha approvato un ddl sui nostri figli senza ascoltare le famiglie con figli e figlie in transizione?
Di Innocenzo
Lettera aperta diffusa dai genitori di Vite Nuove, rete nazionale di genitori cristiani con figli e figlie gender questioning o gender variant l’11 agosto 2025.
Scriviamo per esprimere le nostre inquietudini di genitori cristiani di fronte alla proposta di legge sull’utilizzo dei farmaci per la disforia di genere presentata dal nostro Governo.
Siamo famiglie che lavorano, fanno volontariato, frequentano le parrocchie. Siamo buoni cittadini, lavoratori, vicini di casa e facciamo del nostro meglio dove riteniamo di essere chiamati.
Siamo accomunati da un dato: abbiamo dei figli che esprimono una varianza di genere o una disforia di genere, realtà complesse da comprendere.
I nostri figli non sono contaminati da nessun condizionamento esterno nell’espressione della loro identità né tantomeno all’interno delle famiglie. Ciò che presentano è un disagio interiore e del tutto personale a partire spesso da una fase evolutiva precoce fino alle tappe successive del loro cammino di crescita.
Per il resto sono persone che svolgono una vita normale, si impegnano a scuola, nello sport e dove riescono anche in parrocchia.
Leggendo il ddl che è stato presentato ci chiediamo:
- Per quale motivo le scelte terapeutiche e i farmaci assunti dai nostri figli devono essere schedati?
- Per quale motivo l’unico farmaco che può aiutarli deve essere reso così difficilmente accessibile?
- Perché il ministro della salute deve riferire in parlamento i dati relativi ai nostri figli ogni 3 anni?
Non ci dilunghiamo oltre con le domande che ci poniamo perché sarebbero tante, su un ddl che propone tanti meccanismi di controllo ma che non mette in campo nessuna risorsa a favore delle famiglie che si trovano ad affrontare questa condizione in mancanza di idonei supporti in campo medico, scolastico e sociale.
Non prevede la creazione di luoghi o percorsi di sostegno medico o psicologico per i minori (che, se stanno male, devono ricoverarsi insieme a pazienti adulti), non prevede una formazione specifica per insegnanti e personale scolastico o per medici e personale infermieristico.
Non siamo stati ascoltati nelle nostre esigenze di famiglie coinvolte e questo ci addolora.
Le chiediamo così di accogliere la nostra lettera nella sua rubrica sperando che le voci di noi genitori cattolici possano essere accolte e ascoltate.
Cordialmente.
I genitori di Vite Nuove, rete nazionale di genitori cristiani con figli e figlie gender questioning o gender variant