da La Stampa del 15/12/2025
La strage di Hanukkah*
di Fabiana Magrì
Hanukkah: festa ebraica che ricorda la rivolta dei Maccabei, la purificazione del tempio di Gerusalemme e il miracolo dell’olio che bruciò per 8 giorni senza consumarsi. Da ieri (14/12/2025) si accende ogni sera una candela in più su uno speciale candelabro.
Il sangue sul tallèd - lo scialle rituale delle preghiere ebraiche - è quello di una delle decine di vittime dell’attentato terroristico a Bondi Beach, la spiaggia più frequentata di Sydney, sulla costa occidentale dell’Australia. Le indagini sulla strage di Hanukkah - la festività ebraica che migliaia di persone stavano celebrando sul litorale - sono in corso. Per la polizia, l’attacco è stato <<progettato per colpire la comunità ebraica di Sydney>>. Il bilancio dei morti e dei feriti è ancora fluido.
Le vittime
Almeno 16 persone sono state uccise. Tra loro una bambina di 12 anni e un sopravvissuto alla Shoah di origine ucraina, Alex Kleytman. <<Credo che sia stato colpito perché si è alzato per proteggermi e il proiettile lo ha colpito alla testa>>, ha detto sua moglie Larisa. Ci sono poi uno studente di una scuola ebraica e il rabbino londinese del movimento Chabad, Eli Schlanger (41 anni), un ebreo israeliano e uno francese, Dan Elkayam, un ingegnere 27enne che aveva lasciato la Francia per l’Australia un anno fa. I feriti sono circa 40….
Nei video di chi è riuscito a documentare la scena da una posizione sicura nelle retrovie e nelle immagini riprese dai droni, si vedono due uomini armati di fucili che si posizionano in cima a un ponte pedonale che collega la strada con il parcheggio e la spianata erbosa a ridosso della spiaggia e iniziano a sparare colpi a raffica. La polizia confermerà che si tratta di un 50enne, Sajid Akram - con il porto d’armi e sei fucili registrati a suo nome, tutti ritrovati a Bondi Beach - e suo figlio di 24 anni, Naveed Akram, che secondo i media australiani lavorava come operaio edile, ma aveva recentemente perso il lavoro.
La festa era iniziata alle 17, c’era ancora luce e molta gente, nella tiepida serata estiva australiana. Dopo un’ora e mezza circa, un’esponente della comunità ebraica aveva preso la parola. Di lì a poco, al tramonto, avrebbe acceso la prima candela, come da tradizione di Hanukkah. Invece, è iniziata la mattanza.