giovedì 4 dicembre 2025

da Riforma del 14/11/2025

Federazione Donne Evangeliche in Italia

Donne ai margini - La sorprendente rivolta dei confini 16 giorni per vincere la violenza dal 25/11 al 10/12/25


4 dicembre 2025

Donna vita e libertà


Le proteste che lo slogan «Donna, vita e libertà» ha raccolto e fatto conoscere, rap- presentano per la scrittrice Sara Hejazi (Iran donne e rivolte, Morcelliana, 2023) uno spartiacque tra un mondo che sta morendo, l’Islam politico e della religione come cornice di riferimento, e un periodo nuovo ancora in via di definizione.

Hejazi racconta e interpreta la storia e l’attualità di un grande paese plurale, con minoranze etniche e religiose, con una identità maggioritaria una componente giovanile lontana dalla classe politica.

In questo contesto milioni di donne subiscono una politica penalizzante. Interessante è l’analisi del complesso rapporto con l’Occidente: occidentalizzazione uguale modernità. La rivoluzione iraniana è risultato della modernità, il movimento ha reso visibili le contraddizioni di un paese che ha la popolazione più istruita del Medio Oriente, con il 60% di studenti donne, mentre la vita pubblica e privata è regolata dalla Shar’ia.

Nel contesto iraniano il rapporto con le donne è la questione che più anima il discorso politico di fronte al fallimento degli sforzi dello Stato di imporre loro una identità remissiva.


VERSETTO

«Or in quel tempo era giudice in Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. Essa sedeva sotto la palma di Debora, tra Rama e Bethel, nella contrada montuosa di Efraim, e i figliuoli di Israele salivano a lei per farsi rendere giustizia». (Giudici 4,4-5)


COMMENTO

Debora non è solo una profetessa e una giudice, accetta di essere una guida anche militare, pur non partecipando direttamente ai combattimenti con i Cananei.

Erano tempi difficili, non c’era autorità di governo, non c’era fede nell’Eterno, fino a quando “non sorsi io Debora, come madre in Israele” (Giudici 5,7) dice di sé nel canto di vittoria. Vive la vocazione che le è stata rivolta nelle difficoltà e nelle contraddizioni del suo tempo, con coraggio e fede, protagonista della storia del suo popolo e della conquista di libertà. Poi il paese ebbe pace per quaranta anni. Possiamo immaginarla seduta sotto la sua palma, mentre ascolta le parti in causa e giudica con rigore e compassione, perché la pace c’è se giustizia e compassione si ritrovano insieme.


PREGHIERA

Preghiamo per tutte le donne che nel mondo cercano libertà nella convinzione che la propria sia quella di ogni vivente. In particolare preghiamo per le donne iraniane, per quelle che si espongono e rischiano, come per quelle che tacciono. Lo spirito divino dia loro coraggio e parola profetica, che siano come madri per il loro popolo, le accompagni nel loro procedere, che sia senza timore e senza odio, sempre con speranza. Amen