venerdì 5 dicembre 2025

dal libro “GESU e CRISTO” 

di Vito Mancuso - Garzanti 2025 


Gesù

<<Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?>>   

Luca 12,57


<<Badate di non lasciarvi ingannare>>  

Luca 21,8


Paolo

<<Guardate bene le cose in faccia>> 

2Corinzi 10,7


<<Tutto ciò (…) che non viene dalla coscienza è peccato>>

Romani 14,23


Giacomo

<<Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà>>

Giacomo 2,12


<<Sono possibili anche oggi una fede e una vita cristiana. Ciò che è essenziale è che questa fede conservi la sua purezza. Bisogna ricordare che la realtà divina è data a noi qui solo come un presentimento e un annunzio e che ogni tentativo di fissare la fede in rappresentazioni dogmatiche è superstizione. Soprattutto bisogna che la fede resti un tesoro segreto dell'anima>>. 

Piero Martinetti


Gesù nacque a Nazareth, Cristo a Betlemme. Gesù aveva un padre terrestre, Cristo era il Figlio Unigenito del Padre celeste. Gesù aveva quattro fratelli e un numero imprecisato di sorelle, Cristo era figlio unico. Gesù denunciava le ingiustizie, Cristo toglieva il peccato del mondo. Gesù morì gridando la sua disperazione, Cristo la sua vittoria.

Se nessuno di noi ha incontrato Gesù, tutti noi abbiamo però incontrato Cristo.

Chi fu dunque Gesù, e chi Cristo? E di chi parliamo quando ci riferiamo a Gesù-Cristo?  

Se già in precedenza Vito Mancuso aveva indagato il ruolo di Gesù come maestro di vita spirituale, accanto ad altri tre grandi maestri dell’umanità - Socrate, Buddha e Confucio -, ora in quest'opera capitale e innovativa raccoglie le ricerche e le riflessioni di una vita, dimostrando come la fede cristiana sia il frutto di una tradizione che, a partire da fatti documentati, si è a poco a poco arricchita di nuovi significati e di nuovi simboli. Mancuso non si limita tuttavia a districare la Storia (Gesù) dall’Idea (Cristo), ma arriva a riconoscere come, lungi dall'essere incompatibili tra loro, esse rappresentino due dimensioni costitutive di ognuno di noi. Se infatti la dottrina di cui il cristianesimo istituzionale è portavoce appare ormai insostenibile, è vero però che dell'unione di queste due dimensioni noi abbiamo bisogno, oggi più che mai: proprio nella loro distinzione e nella loro integrazione consiste il duplice scopo, storico e teologico, di questo libro.