Questo è il canone per la celebrazione di domani, preparato da Luigino Zanotto con la collaborazione del gruppo di lettura biblica del martedì.
La celebrazione inizierà alle ore 10:00.
Ci si potrà collegare già a partire dalle 9:45.
Il link per collegarsi è:
meet.google.com/ehv-oyaj-iue
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METTIAMOCI IN CAMMINO NELLA LUCE
Luigino Zanotto con la collaborazione del gruppo di lettura biblica del martedì
P. Saluto all’Assemblea
Un breve momento di silenzio
G. Eccoci qui oggi per continuare a camminare insieme ricordandoci a vicenda il desiderio di Dio di accompagnarci per le vie tortuose e complesse della nostra vita e del mondo.
1. Diamoci la mano con gioia e facciamo festa oggi, nel giorno in cui ricordiamo l’apparire sull’orizzonte della storia umana il bagliore e il fulgore di una nuova luce.
2. Duemila anni fa, un’antica alleanza con Dio, venne rinnovata e rivitalizzata da un profeta Joshua, Gesù di Nazareth, figlio di Maria e Giuseppe.
1. I suoi insegnamenti e il suo operato lo resero maestro di vita, perché l’essere umano ritorni divino, sul suo esempio.
2. Gesù accettò con coerenza anche di mettere a repentaglio la sua vita per dare testimonianza di quanto aveva detto insegnato e operato.
LETTURE BIBLICHE
Giovanni 1: 4, 9
4In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Salmo 119: 104-105
104 I tuoi precetti mi danno intelligenza,
perciò odio ogni falso sentiero.
105 Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Matteo 5: 16
16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Un pensiero di Luigino
Desideriamo che la celebrazione di questo Natale non sia un mero ricordo storico. Per questo illumina la nostra mente con la luce della tua parola comunicataci dal Nazareno, perché possiamo umilmente essere luce per chi è offuscato. Riscalda i nostri cuori con il fuoco del tuo amore, perché non si spenga nel nostro e continuiamo ad amare come ci ami Tu.
Ti ringraziamo nel ricordare la venuta in mezzo a noi del tuo profeta ebreo, Gesù di Nazareth, fratello nella carne e nella fede, che ci ha parlato di te con un linguaggio rinnovato traducendolo dall’antico. Ha acceso una nuova luce più sfolgorante e nitida da illuminare il tuo volto di padre buono.
Tu sei Dio che ama di un amore libero, capace di moltiplicare il bene e curare per guarire il male. Grazie o Dio, che dalla nascita di un bambino ti fai conoscere il Samaritano che lenisce le ferite e le infermità dello spirito per curare quelle del corpo.
Sei l’acqua che disseta, il pane che sfama, la pioggia che bagna e fa germogliare la vita sulla terra nutrendola, sei l’aria che rinfresca e asciuga il sudore dalle fatiche umane, sei il vento che spazza via ogni malinconia, sei il sole che fa esplodere la vita nelle stagioni di ogni uomo e donna. Grazie, o Dio, di esistere. Oggi il mondo ha bisogno di un Dio come te. Affrettati, accompagnaci nel risveglio di una nuova consapevolezza. Cammina accanto a noi sul percorso che realizza il tuo regno. Aiutaci ad aprire nuove strade, a imparare ad accogliere chiunque le percorra.
Tu sei il Dio dall’amore inesauribile, come lo hai rivelato a Mosè nel roveto ardente sul Sinai. Amore indifeso che non si lascia vulnerare dall’odio. Medicamento capace di sanare ogni ferita. Oggi guardi con dolore le lacerazioni del mondo, dove nuovi faraoni ci vogliono schiavi dei loro desideri e cibo per i loro appetiti.
Accetta o Dio, e ti sia gradito il nostro semplice e umile grazie, per quanto a noi riveli di te da uomini e donne di buona volontà, da uomini giusti, di scienza che parlano e raccontano di te facendoti conoscere e mostrando le tue meraviglie. Grazie anche per tutte le persone che dedicano la loro vita sull’esempio del maestro, Gesù di Nazareth, per renderti visibile e presente nel mondo.
Grazie, Dio, per averci donato il tuo profeta e nostro fratello, nella carne e nella fede, Gesù di Nazareth. Non voleva morire, ti aveva chiesto di essere risparmiato, e tu non l’hai ascoltato. Forse perché non hai armi mortali per difenderti come quelle dei potenti della terra. La tua difesa è l’amore che vince l’odio. E’ questo che Gesù aveva capito, e che per amore e non per obbedienza, liberamente ha affrontato la condanna a morte comminata dal potere umano, per testimoniare quanto ha detto insegnato di Te e operato nel tuo nome.
Nonostante l’esempio di maestri come Gesù spesso ci è difficile uscire dal guscio che ci costruiamo per stanchezza e per paura.
Qual è la Tua risposta alla nostra inadeguatezza? “Figlio, se per amarmi aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai”. Quanto consolatrice e piena di fiduciosa speranza, è la tua risposta, Padre, alla nostra mente, al nostro cuore, per ravvivare la fede di una coscienza turbata e paurosa.
Dio d’amore, Dio di giustizia, Dio di pace, Dio di libertà guardaci con paterno e materno amore, muoviti a compassione per le nostre debolezze perché ciascuno e ciascuna di noi si senta di essere amato da te come il figlio prodigo.
Aiutaci a capire che essendo figli amati dobbiamo trovare la strada per essere fra noi veri fratelli, vere sorelle.
INTERVENTI LIBERI
G. Ti preghiamo oggi, nel ricordo della nascita di Gesù, perché ha detto “Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!” (Matteo 7:11). Ecco con questo spirito filiale ti domandiamo adesso di aiutarci a tenere viva la nostra sensibilità, la nostra compassione, la nostra fantasia e la nostra fede per cambiare il mondo.
1. Non cerchiamo nella luce fredda di stelle artificiali la guida del nostro cammino.
Non accettiamo che menti perverse amministrino la giustizia.
Non siano cuori di pietra a costruire la pace.
2. Non possiamo aspettarci che il freddo inverno riscaldi i nostri cuori.
Tu, o Dio, della vita, sei la vera luce, il fuoco inesauribile che riscaldando risveglia continuamente l’animo umano.
MEMORIA DELLA CENA
T. In quella sera a cena con i suoi, prevedendo che fosse anche l’ultima insieme, con cuore affranto ma pieno d’amore, desiderava essere ricordato e testimoniato. Rinnovò l’antica alleanza di Dio con gli uomini nella condivisione del pane che dà vita, cioè la coerenza nella parola e nelle azioni che realizzano il sogno di Dio sulla terra. Per far capire questo prese del pane e dopo aver ringraziato Dio, spezzandolo lo distribuì dicendo: questo pane rappresenta la mia vita di condivisione e di amore. Poi fece lo stesso con la coppa del vino dicendo che sarebbe il sangue versato per la testimonianza. Mentre lo distribuiva pronunciò le parole che ancora, vive esprimono il suo desiderio, ricordatevi di me da vivo, di quanto ho detto, insegnato e operato, siate miei testimoni nel mondo, perché continui a vivere da risorto nel regno di Dio veniente in ogni uomo e donna e per cui ho dato la vita.
PREGHIERA DI COMUNIONE
G. L’invito che ci viene oggi dal Natale, riportato al presente, è di cercare ancora il sogno di Dio dentro a ciascuno e ciascuna di noi. Così come la luce del giorno che nasce dopo la notte, la fede nel regno dei cieli predicato da Gesù non può morire neanche in un mondo dominato da idoli vuoti, Noi possiamo aiutarla a splendere di nuovo.
COMUNIONE
PREGHIERE INDIVIDUALI
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE FINALE
O Dio di Isaia e di Gesù,
voglio ringraziarTi perché ci regali
la possibilità di fare delle nostre
vite un piccolo raggio di luce,
come una piccola traccia luminosa
che indichi verso di Te.
Ma Tu sai che io spesso,
con le azioni della mia vita quotidiana,
sono stato e sono più tenebra che luce.
Fa' che non mi domini l'orgoglio,
la presunzione di essere "luminoso".
Ti prego con trepidazione per tutte le chiese cristiane
che troppo spesso si sentono la città sul monte
e dimenticano quanta oscurità
hanno diffuso nel mondo,
quanto sale hanno reso insipido,
quanti muri hanno alzato ed alzano
con la loro presunzione
di essere la luce del mondo,
di avere la linea diretta
e la telefonata interurbana con Te.
O Dio di Isaia e di Gesù,
senza di Te non c'è aurora.
Illumina le tenebre dei nostri giorni
e dei nostri passi
e custodisci in noi,
nell'umiltà dei nostri cuori,
quel piccolo lumicino
di fede e di amore
che Tu ci hai donato. (Franco Barbero, da Preghiere d’ogni giorno)
per la Comunità Cristiana di Base di Via Città di Gap, 13 – Pinerolo
21 dicembre 2025