venerdì 21 maggio 2021

"NON BENEDITE LE COPPIE GAY"


L'ex Sant'Uffizio: "L'omosessualità è pratica illecita, non possiamo tollerare il peccato." 

«Non è lecito - afferma la Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dal cardinale gesuita Luis Ladaria - impartire una benedizione a relazioni o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso». «La Chiesa non può benedire il peccato».

 

Prese di posizione

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt+ «Un passo indietro per i credenti che speravano nel nuovo Papa».

Andrea Rubera, portavoce di Cammini di Speranza « Non sono state ascoltate le persone omosessuali credenti. C'è un lavoro di riflessione che dura da anni anche da parte di teologi. Lo si è liquidato così».

Vito Mancuso, teologo «Questo documento è l'ulteriore testimonianza della ormai evidente ambivalenza del papato attuale… Molto profetico quando parla al mondo, incapace di incidere sul cambiamento quando si occupa della struttura della Chiesa».

Alberto Maggi, 75 anni biblista, cui da anni accorrono centinaia di persone che cercano risposte che la Chiesa non offre «Da Gesù mai una parola contro l'omosessualità. Questa Chiesa mi fa paura, dovrebbe avere le mani sempre tese, andare incontro agli altri e ricordare che per Gesù la verità non è una dottrina da insegnare, ma il bene da fare.

Si benedicono le case, gli animali, gli oggetti, ma due persone che si vogliono bene no. Anche la mia vita di sacerdote non è aperta alla procreazione. Così quella di Gesù che non ha ripetuto l'adagio biblico "crescete e moltiplicatevi". Ha incitato a essere aperti agli altri e per farlo non serve procreare. Qui si buttano dei pesi sulle spalle della gente, pesi che non si sa nemmeno portare. È molto triste. Io dico agli omosessuali non aspettate che la Chiesa vi riconosca, siate felici prima».

Chiara Saraceno, giornalista di Espresso e Repubblica «Tramonta l'illusione di una stagione diversa. Qualcuno si era illuso che con l'enciclica Amoris Letitiae si fosse aperta una stagione di maggiore attenzione, da parte della Chiesa Cattolica e del suo magistero, nei confronti dei rapporti di amore e solidarietà che esistono nelle coppie formate da persone di sesso diverso o dello stesso sesso anche se non unite in matrimonio, per scelta o impedimento legale. La pronuncia della Congregazione che ha negato loro la possibilità di ricevere anche solo una benedizione, condannando la prassi in uso in diversi paesi ed anche in alcune chiese italiane, mette fine a questa illusione».

Stephan Goertz e Magnus Striet, Mainz/Freiburg, teologi « Quando, citando Francesco, il Vaticano dice che le persone con tendenze omosessuali dovrebbero "ricevere l'aiuto necessario" per "comprendere e compiere pienamente la volontà di Dio nella loro vita", ci lascia senza parole. Cosa viene raccomandato qui? Il superamento della tendenza? Astinenza sessuale completa? Il documento è bloccato in una dottrina morale formulata negli anni cinquanta. Lo sviluppo teologico dell'ultimo mezzo secolo è allegramente bypassato. Al diktat vaticano si risponde con la disobbedienza».

 

Brevemente

Il documento della Congregazione vaticana sembra prima di tutto frutto di ignoranza. Ignora infatti ciò che le scienze umane dimostrano da tempo, che esiste un ventaglio di orientamenti sessuali che non possono essere considerati patologia, disturbo, vizio. Eppure per la Chiesa l'omosessualità è ancora peccato. È troppo chiedere agli psichiatri credenti di compiere un atto di carità, di scrivere al papa per chiarirgli come stanno le cose? Chiarirgli che l'omosessualità non si sceglie, non si  cambia, non si cura, né più né meno dell'eterosessualità, va solo riconosciuta e accettata. È troppo chiedere ai nostro pastori, parroci in testa, di prendere posizione, di sottrarsi esplicitamente al diktat vaticano ed esercitare concretamente l'accoglienza?

In ultimo richiamo l'urgenza di approvare la legge Zan - votata alla Camera e ferma in Senato – che introduce l'aggravante omotransfobica nei reati di aggressione, temo che proprio la posizione della chiesa possa frenare tale approvazione.


(Guido Piovano, in Diversamente Chiesa, Insonnia mensile di Racconigi, aprile/maggio 2021, pag. 6 - (contatti@insonniaracconigi.it)