giovedì 1 febbraio 2007

NON E’ POCO

La lettera di Veronica, moglie di Berlusconi, comparsa su “Repubblica” di mercoledì 31 gennaio mi ha colpito per il coraggio e la lucidità, ma anche per i contenuti.

La difesa della sua dignità di donna e la sua motivata responsabilità di madre lasciano intravvedere quali contrasti abbia incontrato la gestione di un rapporto di coppia con un uomo squilibrato e fanfarone come Silvio Berlusconi.

Per il “Silvio nazionale” ormai al tramonto (l’Italia però ha di peggio, cioè Casini) questa lettera deve aver rappresentato un brutto colpo, non dico al cuore, ma alla sua immagine...

Ma... non c’è anche lui in quella “banda di teocon” arruolati dal vaticano per difendere i valori e la sacralità della famiglia? Siamo davvero alla farsa...





LA CINA “AFRICANA”

I vertici di Pechino sono impegnati in grandi viaggi “strategici” in Africa.

La Cina cerca nuove zone di influenza, nuovi spazi commerciali, nuove alleanze, anche per il suo bisogno di materie prime.

La sua debolezza è “il regime”, la mancanza di democrazia e l’arretratezza sui diritti. Tutto ciò può far “scoppiare” e disintegrare il grande impero.

Nella sua azione diplomatica fortemente espansiva si dimostra molto attenta allo senario mobile a livello internazionale proprio negli anni in cui gli USA sono in evidente difficoltà.

Contrariamente a quanto fanno molti osservatori politici, che considerano ancora gli USA come l’unica superpotenza, da tempo ormai ritengo che la Cina sia assai più potente e determinante sul piano economico-commerciale-tecnologico e assolutamente inattaccabile sul piano militare.

La “strategia africana” mi sembra giocare a suo favore. E’ tutto da verificare se e quanto serva agli africani.





INSOPPORTABILI

Siamo al limite dell’intollerabile e dell’indecente.

Il Vaticano e i vescovi italiani esercitano pressioni gravi e si fanno agenti politici diretti pur di bloccare i PACS. La lotta non si fermerà.

Sono veramente sordi verso una realtà che ormai parla un linguaggio diverso, verso una società che è più matura di quei politici che si lasciano condizionare, ma sono anche ciechi verso se stessi nel senso che si fanno del male.

Infatti sono diventati un potere senza alcuna autorevolezza morale. Il Vaticano e i vescovi italiani sempre di più rappresentano l’intrallazzo, la patria dei reazionari, il “deserto del pensiero”.

Forse riescono a condizionare l’esito di questa “battaglia” parlamentare, ma non sanno quanto cadono in basso nel cuore di milioni di cittadini/e e quanto diventano estranei a milioni di credenti.

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