domenica 29 aprile 2007

DUE POESIE

Ospito molto volentieri sul mio blog queste due poesie che l'Autore (carlo.cornaglia@tiscali.it) ha letto in un pubblco dibattito sui DI.CO a Chieri e che mi ha cortesemente inviato per la pubblicazione. Buona lettura

Family day

Così al dodici di maggio
per accogliere il messaggio
battagliero della Cei
si farà il Family day.

Acli, scout, focolarini,
Sant’Egidio, Csi, ciellini,
Forum delle associazioni
sfileran coi gonfaloni.

Tutti in piazza San Giovanni
per salvare dai malanni
la cattolica famiglia,
genitori, figlio e figlia,

nati in modo naturale
con l’amor domenicale
e il sessual congiungimento
dopo il sì del sacramento,

come vuole madre Chiesa,
mentre a mamma ancora pesa
quel che disse il confessore:
che è peccato far l’amore.

Il fior fior dei farisei
sfilerà al Family day:
primo Silvio Berlusconi,
che coi suoi due matrimoni

è un campion di santità.
Nella piazza ci sarà,
col messal, Pierferdinando
che la moglie ha messo al bando

perché Azzurra è meglio assai.
La Gardini troverai
che, coerente conformista,
è compagna di un regista,

la teodem Bianchi Dorina,
di un dottore in medicina
fortunata convivente,
la Binetti, penitente.

Sfileranno anche Andreotti
con famiglie di picciotti
e il Dell’Utri dei misteri
con famiglie di stallieri.

Con la solita irruenza
garantì la sua presenza
Isabella Bertolini.
Se ha marito, se ha bambini

non sappiamo, in verità,
ma una cosa già si sa:
la sua mole è tale che
fa famiglia già da sé.

Carlo Cornaglia

I Taliban sono fra noi

Non sarà come una clava…”,
ma Bagnasco c’ingannava.
L’italiano episcopato
ha un bel dictat pubblicato

che dà ai Dico l’altolà:
Guardian della verità,
detentori di sapienza
che è diretta conseguenza

del vangelo, che dà frutti
di prezioso amor per tutti,
di servizio e fedeltà,
guidiam la comunità

solo al ben comune attenti,
siam la luce dei credenti.
La famiglia avendo a cuore,
vogliam un legislatore

che con forza la difenda.
Ma non la famiglia orrenda
delle unioni omosessuali
che giammai vorrem legali,

delle union dette di fatto
cui neghiam ogni contratto.
E’ incoerente quel cristiano
che a una coppia dà una mano

se è una coppia irregolare,
né al comune né all’altare.
L’union non matrimoniale
è pericolo sociale,

grave danno educativo
con effetto assai nocivo.
Non parliamo poi dei gay,
di due lui o di due lei,

non c’è vera coppia senza
la sessuale differenza.
Ai politici credenti
noi diciamo: “State attenti,

sol dalla natura umana
l’ideal legge promana:
uomo-donna è naturale,
non lo è l’omosessuale.

Le coscienze interpellate
sol se sono ben formate
sulla base dei valori
che dettiamo noi pastori!”

Il cattolico sa che
la scomunica non c’è
nella Nota della Chiesa,
ma, ovviamente, è sottintesa.

E’ lontano Porta Pia,
ormai siamo alla sharia,
è obsoleto il Concordato
e chi pecca fa un reato.

I nostrani Taliban,
annidati in Vatican,
il paese occuperanno.
Gli italiani scopriranno

che Romano Prodi, ormai,
conta meno di Karzai.
In Italia regnerà
Benedetto ayatollah

e, in nom della religione,
all’inferno chi si oppone.
Il futuro è ormai segnato,
se non intervien la Nato!

Carlo Cornaglia

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