mercoledì 9 maggio 2007

LA SOCIETA’ DELL’INCERTEZZA

Non è solo il bel titolo dei un libro straordinariamente affascinate e veritiero di Baumann. Anche il mercato degli USA conosce una stagione che lascia presagire un futuro incerto e probabilmente molto nebuloso.

Segue con molto interesse gli studi Allen Sinai e Stephen Roach, due dei più qualificati economisti USA, che da tempo segnalano la possibilità di una crisi o addirittura di una recessione degli Stati Uniti.

A loro avviso, sono i segnali di cedimento proveniente dal mercato immobiliare che cominciano a farsi sentire in molti ambiti dell’economia e in modo particolare sull’occupazione. A settembre-ottobre si potrebbe addirittura parlare di una vera debacle del mercato immobiliare USA.

Con un pil all’1,3 per cento, con il dollaro ai minimi storici rispetto all’euro, in presenza di una perdita di fiducia dei mercati internazionali rispetto alla tenuta degli Stati Uniti, con una guerra che brucia risorse e divide l’America, Bush si troverà a fare i conti con problemi sui quali sarà meno facile mettere il veto.

La corsa mercantile di Cina e India, la ripresa del Giappone, della Russia e della Germania, le nuove alleanze in America Latina e nei Carabi… tutto questo apre un panorama politico dai lineamenti assai mobili ed incerti.

Ho la percezione che tutti questi segnali non vengono presi sul serio come l’esigenza di “cambiare direzione”, di “correggere la rotta”. E se fra 15 mesi scoppiasse anche da noi la crisi del mercato immobiliare? Gli analisti parlano di gravi problemi che potrebbero diventare letali fra 30-35 anni.

Penso, invece, che sarà il decennio 2010-2020 il banco di prova per una verifica rigorosa della situazione planetaria a tutti i livelli. I tempi sono più vicini, molto più vicini, a mio avviso.

Nessun commento: