domenica 22 luglio 2007

UNA BELLA NOTIZIA

Non spendo più righe sui preti pedofili e sulla infinita “rete degli orchi”. Non ci sono parole per dire la vastità sconvolgente di un fenomeno che spaventa, ma soprattutto rivela i guasti interiori di una cultura del vuoto e della violenza.

Colgo una bella notizia da Repubblica di lunedì 16 luglio.
“Congedo nozze a dipendente gay – lo ha deciso la regione Friuli.

Trieste – Le nozze gay non sono più un tabù, almeno in Friuli Venezia-Giulia. La giunta di Riccardo Illy ha infatti appena deciso di concedere il congedo matrimoniale al suo dipendente omosessuale convolato a nozze in Belgio, dove lavora nella sede di Bruxelles della Regione.

Il dipendente regionale si è sposato un anno fa ad Anversa chiedendo il congedo, un diritto previsto in Belgio, ma com’è noto non in Italia.

E’ da tempo che gli uffici della Regione si rimpallano la richiesta corredata da regolare certificato di matrimonio, senza però venirne a capo del busillis: applicare la legge nazionale italiana dove ha sede la Regione oppure il diritto belga dove lavora il dipendente?

Sotto il profilo giuridico la soluzione non è semplice, ma la giunta nel corso dell’ultima seduta ha deciso. Via libera alla richiesta e, se la Corte dei Conti dovesse reclamare un danno erariale la Regione è pronta a pagare eventuali danni.

In assenza di sciogliere il nodo giuridico di una vicenda senza precedenti, la scelta assume quindi un sapore politico. L’assessore al Personale Gianni Pecol Cominotto parla di una decisione “coraggiosa, non perché riguarda una coppia omosessuale, ma perché privilegia una scelta europeista”.

L’amministrazione di Riccardo Illy apre le porte all’Europa ricevendo consensi da centrosinistra, ma non si sono fatte attendere le critiche soprattutto dal centrodestra. Sul fronte opposto, infatti, il parlamentare Roberto Menia di An definisce “semplicemente osceno il congedo concesso dalla Regione. E evidente la deriva zapaterista della sinistra” (Nicola Pellicani).

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