giovedì 2 agosto 2007

DAI PINK FLOYD A RATZINGER

Repubblica di sabato 28 luglio ci riportava l’itinerario di Padre Georg, futuro arcivescovo e attuale segretario del papa. E’ in vena di discorsi narcisistici il monsignore vaticano che si scopre importante, corteggiato e bello.

“Padre Georg Gaenwein si racconta in una lunga intervista rilasciata alla ‘Sueddeutsche Zeitung’, magazine tedesco. Lui, che oggi si preoccupa della questione Islam in Europa, a 18 anni alla politica non ci pensava proprio.

Non era un contestatore, anzi, alle manifestazioni giovanili preferiva lo sport, come il calcio e lo sci. Proprio come molti adolescenti negli anni ’70, portava capelli ‘lunghi e riccioluti’ - che gli hanno causato non pochi contrasti in casa: ‘Non piacevano a mio padre, così che sugli appuntamenti col barbiere e sui capelli lunghi vi erano a volte delle discussioni’, ammette padre Georg.

Amava ascoltare i cantanti più famosi dell’epoca: ‘Fino ai 18 anni ascoltavo Cat Stevens, i Pink Floyd ma anche i Beatles’, afferma il segretario del pontefice.

Racconta come guadagnava i primi soldi: ‘Facevo il postino, prima in bicicletta in una piccola località della Foresta Nera, poi con la macchina’.

Padre Georg non mostra imbarazzo quando gli viene ricordato che un giornale svizzero lo ha definito ‘indiscutibilmente l’uomo più bello con l’abito talare che si sia mai visto in Vaticano’, che Donatella Versace gli ha dedicato una collezione e che ha milioni di ammiratrici in tutto il mondo.

La bellezza ‘non è una cosa che fa male, anzi mi lusinga’ risponde il segretario del pontefice, anche se ammette candidamente che ‘finora non mi ero mai confrontato con la mia figura fisica’.

Del resto ricorda ancora ‘piccole, romantiche amicizie giovanili’ e conferma che continua a ricevere lettere d’amore”.

Veste Prada anche lui, è ortodosso; speriamo che dia qualche suggerimento a Ratzinger facendogli leggere qualcuna delle tante lettera d’amore che riceve.

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