lunedì 21 aprile 2008

IN ISRAELE SOLTANTO MATRIMONI RELIGIOSI

Riporto da “L’incontro”, periodico indipendente di Torino, la seguente informazione.


Se non è celebrato da un rabbino, il matrimonio non vale. La Knesset, il Parlamento israeliano, ha bocciato due progetti di legge per il riconoscimento dei matrimoni civili.

A proporre la validità giuridica di un unione non celebrata da una rabbino ortodosso erano stati i deputati David Rotem e Moshe Sharoni. “Questo voto sarà ricordato come uno sputo in faccia ai nuovi immigrati – ha commentato Rotem – e alle libertà civili del Paese”.

I membri del Partito di Meretz hanno spiegato di non avere appoggiato la legge a favore delle unioni civili in quanto considerata un apripista per i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Ma Gilad Kariv del Israel Religious Action Center (IRAC) ha dichiarato che “Il Parlamento israeliano continua ad abbandonare centinaia di migliaia di cittadini che non si possono sposare in Israele, mentre si arrende in modo indegno al monopolio degli ortodossi e ai loro emissari nella Knesset”.

Così l’israeliano che vuole sposarsi con rito civile è costretto a recarsi a Cipro, ove greci e turchi sono meno fanatici che in Israele.

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