domenica 31 agosto 2008

IL VESCOVO DI PINEROLO NON SI PRESENTA

    Sfrattati dai locali parrocchiali, hanno indetto una pubblica assemblea presso l'albergo Miramonti: è successo ai parrocchiani delle due piccole comunità cattoliche di Prali e Rodoretto.E così domenica 31 agosto dalle 17.00 alle 19.00 una cinquantina di persone si sono trovate a ragionare insieme dopo la defenestrazione del loro parroco don Beppe Alluvione da parte del vescovo di Pinerolo monsignor Debernardi.
Non tornerò qui sulla vicenda assai complessa e i parrocchiani e i villeggianti avevano indetto questa assemblea proprio per chiarire e dialogare. Dopo un breve momento di preghiera, si è dovuto constatare che il vescovo non era presente nè aveva inviato un suo delegato o un suo scritto. Questo fatto ha creato nei presenti una profonda delusione. I partecipanti volevano poter esprimere il loro punto di vista e poter ascoltare quello del vescovo. Non si sono fatti vivi nemmeno i due sacerdoti che hanno celebrato la messa in queste settimane.
Si è andati comunque oltre il rammarico ribadendo il desiderio di giungere ad un dialogo rasserenatore e rispettoso di tutte le voci. Don Alluvione si è dichiarato convinto di questa ricerca del dialogo.
Purtroppo questo è il metodo consueto di procedere della gerarchia cattolica e sono pochi i vescovi che escono da questo clichè autoritario. Una comunità vuole dialogare? Loro dialogano con i dicasteri romani....... e poi si lamentano che non esiste partecipazione.
Sono stato contento  di partecipare a questo incontro con alcuni fratelli e sorelle della mia comunità. Ancora una volta ho constatato che l'attuale vescovo di Pinerolo dialoga solo con chi la pensa come lui. Questa è la rovina della chiesa cattolica nella quale troppi vescovi SCONFORTANO anzichè confortare i fratelli nella fede.
Tutti abbiamo qualcosa da ripensare, da correggere, ma se non dialoghiamo rimaniamo fissi nelle nostre idee e i nostri cuori non si avvicinano.

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