Sabato in ginocchio da Bossi, anche stavolta supplicando di non farlo venire meno alla promessa fatta a Bertone, da riferire al pontefice, di riappacificazione tra la Lega e il Vaticano.
Domenica in ginocchi da Gheddafi, magari con un ex voto, tanto graditi al dittatore libico, per perpetrare la grazia di controllare i barconi di emigranti e chiudere un occhio sui pescherecci, ove dovessero oltrepassare i limiti che la Libia pretende come acque territoriali, ma che acque territoriali non sono, e poi ! che modi ! sequestrare un peschereccio italiano servendosi delle motovedette ricevute in dono dall'Italia, sa tanto di beffa ! come chiedere all'impiccato di insaponare da sé la corda.
Lunedì, consueta cena con Bossi e masnada di leghisti affamati; raggiunto il giusto grado di sbronzatura, inventeranno un'altra legge, dopo i vagoni riservati ai milanesi, il dialetto nelle scuole, l'esame di dialetto per i docenti e l'obbligo di promuovere alla maturità i figli dei leghisti sta storia del figlio di Bossi che ha dovuto ripetere quattro volte l'esame, non è andata proprio giù.
Che giornate, povero cavaliere il tutto in grave crisi di astinenza da escort!