seminasti amore e ricevesti una croce. Ma Dio, come tu avevi annunciato ai tuoi discepoli e alle tue discepole, non ti abbandonò nella morte. Ora tu vivi con Dio. Questa è la fede che le Scritture ci testimoniano. Non ci interessa sapere in che modo e in quale dimensione Dio ti ha fatto passare dalla morte alla vita. Ci basta sapere che ora vivi nelle braccia di Dio.
Ma tu sei vivo anche in un'altra maniera. La memoria di te, la tua vita e il tuo messaggio continuano a parlare ai nostri cuori e a chiamare all'amore, alla giustizia e alla fiducia in Dio milioni di uomini e donne sotto tutti i cieli.
Nonostante la forza dell'oppressione, nonostante le ipocrisie religiose, nonostante il peso dell'indifferenza, la memoria di te muove e sospinge tante vite nel sentiero della risurrezione-insurrezione-antirassegnazione.
Voglio ogni giorno tornare a scoprirti come il profeta che Dio ha donato all'umanità e come il maestro della mia vita.
Tu non sei morto perchè Dio volesse un espiatore o perchè ti volessi immolare. Sei stato ucciso per quelle scelte che i vari oppressori politici e religiosi non sopportano. Come i discepoli di Emmaus, lungo la strada della nostra vita, possiamo aprire gli occhi, sentire ardere i nostri cuori e con te spezzare i pani per un mondo più giusto e solidale. Si tratta di un viaggio che va ben oltre la Pasqua.
Bellissimo Gesù
Ripropongo ancora una volta la poesia che scrissi da giovanissimo prete nel mio libro "Mistica e Politica".
Mi direbbero invano
che non hai un domani:
nessuno
è più attuale di te,
germoglio di Nazaret,
partigiano della libertà,
che hai fatto fiorire
nella nostra carne
il nome e il volto
di Dio.
Preghiera
Ti benedico, o Dio, con tutto il mio cuore. Tu ha donato una vita nuova al nazareno presso di Te. Aiutaci a seguire le sue tracce negli anni della nostra vita e a seminare nel mondo le opere e il messaggio della risurrezione in questo tempo in cui è troppo facile rassegnarsi e vivere la propria vita girando attorno a noi stessi.