Il Venerdì di Repubblica del 28 maggio ha dato ampio spazio ai problemi dei preti diocesani e dei "candidati" al sacerdozio in Italia, cioè dei seminaristi, e al loro prossimo incontro con il papa.
Si è trattato di un servizio giornalistico fatto con apprezzabile sensibilità e con evidente simpatia, proprio in giorni in cui continuano ad emergere tristi storie di preti pedofili.
Forse non tutti sanno che i preti in Italia non sono affatto quei 33.000 di cui "Il Venerdì" ci fornisce un identikit assai approssimativo. Lo stesso numero citato riporta i dati del 2004 pubblicati nel 2005 e ciò lo rende del tutto inattendibile.
Così pure è bello segnalare lo zelo dei sacerdoti che anche ad 80 anni non vanno in pensione. Ma l'invecchiamento comporta pure qualche problema: non è solo e sempre un merito, una virtù o un vantaggio.
I preti stranieri sono ben più numerosi del 5% e in genere sono tradizionalisti. Speriamo che nei seminari entri qualche bella novità, ma già l'esclusione delle donne non promette nulla di buono.