Non ha dubbi il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: «L’accordo di Mirafiori è da manuale». E agli esponenti della Cisl piemontese, riuniti all’Hotel Fortino per il seminario «Dopo Mirafiori», ha spiegato che «il contratto nazionale fa in maniera sussidiaria ciò che dal basso non si può fare. Ma è a livello aziendale che è possibile migliorare la quantità e la qualità di quanto viene prodotto: solo così è possibile aumentare i salari». Nel suo discorso il leader della Cisl ha citato più volte il sindacalista americano Bob King, sottolineando che «anche noi dobbiamo essere al fianco non del padrone ma della produzione» e aggiungendo che da questo punto di vista l’intesa di Torino «è stata la sperimentazione di ciò che in futuro sarà normale». Poi ha attaccato la Fiom, che «da tre anni e mezzo ha dato il via a un’escalation di azioni di disturbo». Bonanni ha strappato l’applauso della sala quando ha accusato i metalmeccanici della Cgil di troppa aggressività: «Serve un codice che preveda il rispetto delle opinioni altrui».
(Repubblica, 27-01)