venerdì 29 aprile 2011

SEME


Minuscolo

Minuscolo.

Minuscolo e invisibile

lui seme che affonda

calcato da zoccoli e da ruspe,

gli slitta intorno

sgusciando la fanghiglia,

e lui cala fin dove

quel limo si rapprende.

E’ lì la sua dimora,

eppure al sicuro non si sente,

occultandosi

difende da chi?

la sua minuzia

e la sua incalcolabile potenza.

Infila spesso il merlo

invernale il becco

nella crosta, la disfa,

taluno ne scoperchia,

taluno ne piglia, e spesso

si avvicinano nel buio

roditori sotterranei.

No, non c’è pace d’inverno

e di letargo in quella dimora,

la insidiano la fame

gioiosa e rabbiosa degli uccelli

e l’ingordigia dei topi

vorrebbe soddisfarli

ma lui deve custodire

la promessa del domani.

…. Ci pensa e già sente

spigare da sé

il prossimo frumento,

il campo oro-meriggio,

oh dolore, oh felicità.

Non ha importanza chi sia

l’autore della vita,

la vita è anche il proprio autore.

La vita è.

                        Mario Luzi