Tremonti: sul Titanic non si salva nemmeno la prima classe
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E' quel "nemmeno" che chiarisce lo spirito stesso del liberismo berlusconiano, padano, bossista, razzista, classista, egoista con sottolineature autoritarie.
Una volta, in caso di calamità, si soleva dire "prima le donne e i bambini"; con l'affermazione 3montiana il pericolo di un nuovo Titanic verrebbe affrontato con "Prima la prima classe, poi, se rimane posto gli altri !".
La prima classe risulterebbe portatrice di diritti di salvezza che non appartengono alle altre classi, che vanno dalla seconda in giù; il timore di questo governo, nellattuale momento di crisi (peraltro sempre negata, fino a quando non ci è franata addosso), si materializza nell'ipotesi che "nemmeno" la prima classe potrebbe salvarsi se le classi subalterne e sacrificabili, non dovessero accettare le misure che, innanzitutto, dovranno salvare le "prime classi", costrette a intervenire anche loro, trascurando labitudine allevasione fiscale, ai privilegi, alle protezioni, ai consoni, alle sanatorie, agli scudi fiscali.
La nave Italia è stata pilotata da un nocchiero della domenica, spavaldo della sua appartenenza alla prima classe, ma solo per censo, non certo per una qualunque altra dote che coinvolge l'uomo nella sua globalità; questo nocchiero, possedendo molto più di quanto ha prodotto, ha preteso garanzie superiori, diritti esclusivi, doveri discutibili, esigenze impellenti, nonchè la felice esclusiva di indicare e selezionare il giusto dal non-giusto, sempre secondo il personale metro esclusivo della "prima classe".
Quindi, animo, classisti dal secondo livello in giù, accettiamo i sacrifici che ci verranno imposti, altrimenti la prima classe non si salverà.
3monti lo conferma !
Rosario Amico Roxas