sabato 22 ottobre 2011

UNA RISPOSTA

Caro Riccardo,
ti ringrazio della bella lettera che mi hai inviato. Penso, però, che la  responsabilità di certe affermazioni ossessive e omofobe del magistero  cattolico (cioè la "cricca" che governa l'istituzione ufficiale) non sia  da ricercarsi nè nei testi del Primo Testamento nè in Paolo. Si tratta  del modo con cui tali scritti vengono letti. La Bibbia non condanna la  realtà omosessuale come la conosciamo noi oggi. Usare la Scrittura per  condannare l'omosessualità è una operazione possibile solo per un  fondamentalista. Credo che ai biblisti seri, non cortigiani, la  questione sia ben chiara. Resta vero che il magistero è fermo al "modello unico" che facilita il  governo delle menti, dei corpi, delle coscienze. Perchè parlano sempre  di omosessualità? Molta parte dei sacri palazzi è piena zeppa di  omosessuali repressi e... poi la questione affettiva e sessuale è un  punto dolente per chi è "costretto" al celibato... Hanno il sesso in  testa, come un chiodo fisso... e vogliono "curare" gli omosessuali... E'  persino ridicolo. Ti abbraccio.     don Franco