La tracimazione mediatica di Silvio Berlusconi, sulle sue reti domestiche e su quelle pubbliche, sgorga ormai come una fogna a cielo aperto, con tutti i suoi detriti, i suoi veleni e i suoi miasmi.
Una nube tossica che minaccia di inquinare la regolarità della competizione elettorale.
E dunque, un'emergenza democratica che a questo punto chiama in causa direttamente le più alte cariche dello Stato: dal presidente della Repubblica, nel suo ruolo istituzionale di garante "super partes" dell'unità nazionale, ai presidenti delle due Camere, al di là della rispettiva estrazione e appartenenza.
Non basta più la "par condicio", avevamo già scritto su questo giornale sabato scorso.
Giovanni Valentini (Rep.28 dic. 2012)