sabato 27 luglio 2013

CREPUSCOLO E SPERANZE DELLE DEMOCRAZIE

 

La legalità internazionale, già fatta carta straccia da 46 anni di occupazione illegale di territori usurpati da parte dell’unica democrazia occidentale del Medioriente, alla faccia dell’Onu, è stata poi ridotta in briciole da due guerre umanitarie – Iraq e Afghanistan – che hanno seminato ecatombi di innocenti e prodotto una guerra civile, la vittoria degli islamisti, il rafforzamento a dismisura Al Qaeda, e arricchito i signori della guerra di ogni parrocchia in ogni campo dei conflitto a partire da quello dei probi «volonterosi».

Gli Stati Uniti, dal canto loro, continuano a profondere la loro ipocrita melassa propagandistica della legalità internazionale e per sancirla esemplarmente, dirottano un aereo che trasporta Evo Morales, il Capo di Stato di un Paese sovrano, sospettato dalla loro geniale intelligence di trasportare clandestinamente la talpa Snowden.
La solita bufala. Putin non poteva chiedere di meglio. La più grande democrazia del pianeta ha commesso «un atto di pirateria aerea e di terrorismo di Stato, metafora per il gangsterismo che oggi governa il mondo e per la codardia e l’ipocrisia di astanti che non osano chiamarlo col suo nome» (dal quotidiano britannico The Guardian).

(Moni Ovadia, L’Unità 6 luglio)