sabato 24 gennaio 2015

CARA LUCIA

Ti rispondo, come tu mi hai richiesto, dopo la tua lunga telefonata in cui abbiamo parlato del tuo vissuto personale.
La domanda di cui ti do risposta, come concordato, sul mio blog è questa: " Che cosa, don Franco, sente mancare di più nella chiesa di oggi, nel clero e nei laici?"
Sento mancare molto la passione, cioè quel genere di amore per la propria esperienza di fede che ha radici profonde. 
Solo se hai passione e la alimenti, con lo studio e la preghiera, sai anche affrontare le paure , accettare i rischi connessi all'impegno e ne senti insieme il peso , la fecondità  e la gioia. Solo se hai passione vivi nella perseveranza.
Amo molto i miei confratelli, ma spesso li vedo come dentro un mestiere, una professione. Percepisco che manca quel guizzo di pazzia che ti proietta, ti spinge e ti "butta" fuori dal ruolo routinario e ti rende attento alle ricerche di strade nuove.
E' questa umile pazzia che ti fa trovare uno spazio nuovo di disponibilità, che dona tempo ed attenzione vera alle persone, che non limita il ministero agli orari di ufficio, che fa abbracciare sorella povertà...
Penso che Dio cerchi dei pazzi che buttino via le chiavi del successo della carriera, che si "rovinino la vita" dalla parte degli ultimi.
Prego Dio di saper accogliere nella mia piccola vita la chiamata alla pazzia per il regno di Dio.
Se posso esprimere un'opinione, ai giovani preti direi che il ministero, se è privo della fiamma della passione, rischia di diventare un mestiere. Senza fuoco interiore, senza la fiamma di Dio, preti o laici che si sia, la nostra fede rischia di ridursi ad una religione molto routinaria.
Cara Lucia, auguriamoci di accogliere ed alimentare la passione, come dono e compito di ciascuno/a di noi.
Con l'augurio di ogni bene
don Franco