Roma - Fino a ieri erano insieme nella lotta per il reddito di cittadinanza. Ma tra i 5 Stelle e Libera - l'associazione di don Luigi Ciotti - si è consumata una rottura profonda. Con il fondatore dell'associazione che si riserva di «adire le vie legali» contro il Movimento. Tutto nasce da una relazione sul litorale di Ostia che l'M5S stava per depositare in commissione antimafia. Un documento in cui si punta il dito contro alcune attività di Libera. Ieri, l'associazione convoca una conferenza stampa in Campidoglio per smentire quelle che definisce falsità. E don Ciotti scrive: «Ben vengano tutte le documentazioni volte a dissipare le ambiguità e rischiarare le zone d'ombra. Ma a patto che siano oneste, serie, disinteressate, né mosse dalla presunzione di avere in tasca quella verità che si dice di cercare. Se mancano queste prerogative etiche, la denuncia diventa diffamazione, calunnia». Solo a questo punto, arrivano le smentite: «Il documento non è nostro, non l'abbiamo ancora depositato». Ma, chiede Libera, perché dirlo 48 ore dopo la diffusione delle accuse? E l'assessore alla legalità di Roma Alfonso Sabella rincara: «Ho il sospetto che a Ostia non ci sia da fidarsi dei 5 stelle».
(Repubblica 26 settembre)