domenica 27 novembre 2016

L'iniqua informazione

Una delle due deformazioni più subdole e nascoste è quella che ogni giorno "trangugiamo" ad abbondanti sorsate.
Un terremoto in Italia, con tutto ciò che comporta, è quasi oscurato in queste settimane dalla "lotta" tra il sì e il no al referendum. Ma, per restare ai terremotati, ad Haiti nei primi giorni di ottobre un terremoto ha provocato oltre mille vittime e infiniti danni... Qui la nostra stampa non l'ha quasi menzionato.
Se capitava a Parigi, Berlino o Madrid... faceva notizia giorno e notte.
La radice di questa mala e perversa informazione sta nel fatto che anche l'informazione è parte della società delle disuguaglianze.
Se ti interessa la vita della povera gente, metti le gioie, i problemi, le lotte e le sofferenze dei poveri al primo posto. Anche l'informazione ha bisogno di "conversione". È tutto l'impianto che è guasto. Bisogna informare a partire dal mondo povero, emarginato, affamato, violentato, ucciso.
Caro giornalista, parti da Haiti, dalla Guinea Bissau, per descrivere i danni che abbiamo fatto e i piccoli passi di solidarietà che nascono tra la gente. Parti dai poveri, soli, abbandonati, emarginati, vicini a noi.

Franco Barbero