L'incontro di Palermo, con un bel gruppo di amici "vecchi e nuovi" mi ha fatto toccare con mano come la fede adulta produca gioia di vivere e fame di ricerca.
Grazie alla comunità di don Elio e a associazioni abbiamo vissuto un bel pomeriggio di confronto.
Il cristianesimo da prigione dogmatica continua a fare i suoi danni, ma è tempo di coltivare appassionatamente i virgulti di una fede che si esprima in una testimonianza e in linguaggi, liturgie, strutture e simboli che facciano gustare la "bellezza" del Dio della vita.
Ma resta, dicevamo a più voci a Palermo ieri pomeriggio, un immenso lavoro da compiere per "mettere in circolo" nel popolo di Dio queste liberanti acquisizioni delle scienze umane in dialogo con gli studi biblici, la storia dei testi e dei dogmi.
L'occhio va tenuto sia sulla ricerca audace, senza paura, ma anche rispetto ad un lavoro paziente che aiuti le varie realtà del popolo di Dio ad acquisire le nuove conoscenze dalle quali è impossibile prescindere per vivere ed esprimere una fede adulta. Guardiamo avanti con fiducia e speranza cercando le strade della audacia senza tagliare i ponti con quella comunità ecclesiale più lenta nel cammino.
Grazie, carissimi amici e amiche di Palermo: è sempre per me un grande dono di Dio potervi incontrare.
Franco Barbero