Leonardo Boff
Il fascismo è una derivazione del fondamentalismo portata all’estremo, con
ampia tradizione in quasi tutte le culture. S.Huntington nella sua discussa
opera, Scontro di civiltà, denuncia
l’Occidente come uno dei più violenti fondamentalisti. Immagina che la sua
cultura è la migliore del mondo, possiede la religione migliore l’unica vera,
la miglior forma di governo, la democrazia, il migliore apparato tecnico
scientifico che ha cambiato la faccia del pianeta e che ha dato la capacità di
distruggere tutti gli esseri umani e parte della biosfera con le sue armi
letali.
Conosciamo il fondamentalismo Islamico, e altri della chiesa cattolica
ufficiale che ancora credono che la loro è l’unica e esclusiva chiesa di
Cristo, e che fuori di questa non c’è salvezza. Tale visione erronea apre la
strada alla demonizzazione e per fino alla persecuzione di altre denominazioni
cristiane e non cristiane. Grazie a Dio adesso abbiamo un Papa ragionevole e di
buonsenso che rende nulle tali distorsioni.
Tutti coloro che pretendono essere portatori esclusivi della verità è
condannato a essere fondamentalista e a chiudersi in sé stessi, senza dialogo
con altri.
Qui è opportuno ricordare le parole di un grande poeta spagnolo, Antonio
Machado: “Non è la tua verità ma la verità, vieni insieme a me a cercarla”.
Il fascismo è nato e nasce in un determinato contesto di anomia, disordine
sociale e crisi generalizzata. Spariscono le certezze e le leggi in vigore si
indeboliscono. La società e gli individui hanno difficoltà a vivere in tale
situazione. Scienziati del settore sociale e storici come Eric Vogelin (Order and History,195; L. Götz, Entstehung der Ordnung 1954; Peter
Berger, Rumor de Anjos: la società
moderna e la riscoperta del soprannaturale,1973), hanno mostrato che gli
esseri umani possiedono una tendenza naturale all’ordine. Là dove arrivano
stabiliscono ordine e il loro habitat. Quando questo hábitat si degrada, si usa
comunemente la violenza per stabilire un certo ordine, senza il quale non si
forma la coesione sociale di convivenza.
La nicchia del fascismo incontra in questo disordine la sua fonte. Così
alla fine della prima guerra mondiale nacque caos sociale specialmente in
Germania e in Italia. L’uscita fu l’istaurazione di un sistema autoritario, di
dominazione che monopolizzò la rappresentazione politica con l’aiuto di un
unico partito di massa gerarchicamente organizzato, inquadrando tutte le
istanze quella politica, quella economica e la cultura in un’ unica direzione. Questo
fu possibile mediante un capo (Führer in Germania e il Duce in Italia) che
organizzarono un stato autoritario e di terrore.
Come legittimazione simbolica si coltivavano i miti nazionali, gli eroi del
passato e le antiche tradizioni generalmente in una cornice di grandi liturgie
politiche inculcavano l’idea di rigenerazione nazionale. Specialmente in
Germania i seguaci di Hitler si investirono della convinzione che la razza
tedesca bianca è superiore a tutte le altre con il diritto di sottomettere e perfino
di eliminare le razze inferiori.
La parola fascismo fu usata per la prima volta da Benito Mussolini nel 1915
mentre si creava il gruppo “Fasci di azione rivoluzionario”. Il fascismo deriva
dalla parola Fascio (fasci) di verghe, strettamente legate tra di loro, con una
scure fissata di fianco: una verga può essere spezzata, un fascio,
difficilmente. Nel 1922/23 fondò il partito nazionale fascista che durò fino
alla sconfitta, 1945. In Germania si stabilì a partire dal 1933 con Adolf
Hitler che quando diventò cancelliere creò il nazionalsocialismo, il partito
nazista che impose al paese una dura disciplina, spionaggio totale e terrore di
Stato.
Il fascismo si presentò come anti comunista e anti capitalista, come una
corporazione che supera le classi e crea una totalità sociale stretta. La
vigilanza e la violenza diretta e il terrore e lo sterminio degli oppositori
sono caratteristiche del fascismo storico di Mussolini e di Hitler e sono
presenti anche nel Neo Fascismo.
Il fascismo non è mai sparito totalmente. Sempre ci sono gruppi mossi da un
ideale archetipico fondamentale che pretende ordine a tutti i costi e in
qualsiasi modo. È il Neo-fascismo attuale. Oggi in Brasile c’è una figura più
ridicola che ideologica che propone il fascismo in nome del quale giustifica la
violenza, la difesa della tortura e dei torturatori, della omofobia di altre
deviazioni sociali. Sempre in nome di un ordine che deve essere forgiato contro
l’attuale disordine vigente usando la violenza.
Il fascismo è stato sempre criminale. Creò la Shoà (eliminazione milioni di
Ebrei). Usò la violenza come una forma di relazionarsi con la società per lungo
tempo. La perversione maggiore della socialità umana. In Brasile non sarà
differente. Qui non avrà l’opportunità di imporsi.
Traduzione di Romano Baraglia e Lidia
Arato