Il coraggio di governare con umanità
26 ottobre 2018
"Cari Governatori delle Province di Bolzano e Trento e cari cittadini che avete da poco espresso il vostro diritto-dovere di voto, queste mie parole vogliano essere il seguito di una mia visione sul tema delle migrazioni che tante volte ho toccato in miei precedenti editoriali, senza fare tifoserie politiche. Cerco di essere il più oggettivo possibile, nonostante io abbia una posizione molto chiara. Integrazione è una parola che suona in modo molto diverso dalla effettiva realtà che si sta vivendo in questa Regione. Personalmente, dato che ho sperimentato sulla mia pelle la più grande ingiustizia che nessuno può augurare neanche ai propri nemici, quella di perdere gli affetti più cari per la guerra ed essere costretto da ragazzino a fuggire dalla mia terra, ritengo sia un diritto essenziale di ogni individuo che scappa da situazioni di vita degradanti e umanamente difficili, poter approdare in una realtà che lo riconosca come individuo e non solo come numero. La mentalità comune però fa fatica a riconoscere questo, guardando con sospetto se non con rifiuto chi cerca di approdare anche qui da noi. Tanti elettori hanno votato Lega per paura perché la percezione anche qui è falsata. Infatti se guardiamo i dati delle nostre due provincie, circa tremila richiedenti asilo complessivamente, ci accorgiamo che sono una piccolissima presenza rispetto alle quarantaquattromila e quattrocento persone che ogni giorno nel mondo sono costrette a fuggire. A dare questa sensazione di numero esagerato che non si può contenere è la concentrazione di gruppi di loro presso le stazioni o in alcuni luoghi delle città di Trento e Bolzano, dove sono costretti a dormire bivaccando come barboni in una sporcizia degradante, abbandonati a sé stessi, persone di cui la politica in genere non si interessa se non per cacciarli. Molti di loro hanno dovuto uscire dai progetti di accoglienza per scadenza dei tempi o per mancato riconoscimento. Io stesso quale rifugiato so che il percorso di integrazione e formazione è molto lungo. Se uno è abbandonato nel percorso si sente doppiamente frustrato perché perde quella speranza che gli permetteva di progettare un futuro migliore. Risolvere il problema è quindi a beneficio di tutti. E non è così immenso. Una delle preoccupazioni di fondo per chi ha votato Lega era quella della sicurezza. Spesso incutono timore perché vagabondano tutto il giorno senza meta, e qualcuno può delinquere per disperazione. Se ci si prende cura di queste persone, anche valorizzandole come risorse umane, dando loro la possibilità di elevarsi socialmente, si può risolvere questo problema, altrimenti diventerà sempre più grave, creando ancora più insicurezza. Governare vuol dire anche avere il coraggio di prendere decisioni con intelligenza e umanità.