venerdì 16 novembre 2018

FRA INGIURIE E AMNESIE HANNO PERSO LA TESTA

FRA INGIURIE E AMNESIE HANNO PERSO LA TESTA

Fatti che i magistrati hanno qualificato come privi di una rilevanza penale, ma che hanno posto sotto gli occhi di tutti i metodi di gestione del Campidoglio pentastellato.
Soprattutto è sotto gli occhi di tutti il degrado di Roma, che nasce sicuramente sotto le giunte precedenti di destra e sinistra,  ma che in questi mesi ha assunto dimensioni indegne di una capitale europea.
Nessuno dei fatti descritti da Repubblica è stato smentito.  La procura e il giudice per le indagini preliminari li hanno ritenuti rilevanti.  Il tribunale ha ritenuto che non costituiscono reato e Virginia raggi è stata assolta.  Sulla rilevanza etica e politica di quei fatti si pronunceranno i cittadini.
Ma la cosa che colpisce di più è un'altra: è l'idea delirante che l’assoluzione di Raggi sia una sconfitta dei suoi critici.  Forse l’assoluzione di Andreotti a Palermo significava che i giornalisti che per anni avevano sostenuto che la Democrazia Cristiana fosse collusa con la mafia erano dei venduti e delle puttane?  Per inciso molti di quei giornalisti lavorano in questo giornale. Significa che ogni volta che Berlusconi è stato assolto, allora questo dimostrava che i giornalisti che avevano fatto campagne contro di lui (una per tutte le dieci domande di Peppe D’Avanzo) fossero infimi sciacalli?
La risposta è perfino scontata e inutile da dare.  Possiamo solo immaginare che la vista della piazza di Torino, che certifica il no della società civile alla decrescita infelice grillina, insieme ai sondaggi e alle difficoltà quotidiane del governare abbiano fatto saltare i nervi ai due leader grillini.  Ma tali follie restano imperdonabili e sono una minaccia ai principi base della democrazia.

Repubblica 11/ 11/ 2018                                        Mario Calabresi