Per il Perù c'è una speranza. La nomina ad arcivescovo di Lima di Carlos Castillo, molto vicino alla teologia della liberazione, apre un orizzonte nuovo. Egli succede al cardinale Cipriani, un tradizionalista irriducibile dell'Opus Dei. Si tratta di un bel regalo per la chiesa peruviana che ha bisogno di vescovi che valorizzino le culture locali.
Franco Barbero