mercoledì 9 ottobre 2019

GLI SPOSTAMENTI DELLA CASTA

La riduzione del numero dei parlamentari è ora legge e la cosa in sé ha degli aspetti positivi, anche se lascia aperti i problemi legati alla rappresentanza dei territori e restano un mistero i decreti attuativi.
Non a caso Di Maio festeggia e quasi tutti si uniscono al coro. Ma è vero che così è sconfitta la casta? 
I populisti parlano di una data storica mentre il riscontro economico è molto modesto come oggi documenta Repubblica.
La propaganda populista nasconde il dato più reale e preoccupante. La "casta", con il governo Salvini -Di Maio, si è semplicemente spostata e ha ramificato nelle commissioni, nei "consigli" che dalla Rai si sono diffusi in mille altri enti. Là, nel parlamento, la casta aveva una sede ben identificabile, che individuava una precisa istituzione. Ora essa è ramificata e camuffata, ma quanto mai presente.
La retorica populista è riuscita a creare una nuova casta che non ha nulla di meglio della precedente. La grande capacità persuasiva dei populismi va riconosciuta: sanno creare una propaganda permanente contro la vecchia casta mentre stanno coprendo il crescere di quella nuova. La televisione di Stato lancia ogni giorno messaggi plaudenti e fotografie emozionanti di questa nuova politica, costruita ad arte per coprire le ramificazioni della nuova casta.
Franco Barbero