sabato 26 ottobre 2019

IN POLONIA LA DESTRA HA MESSO RADICI

Marek Beylin, Gazeta Wyborcza, Polonia

Le elezioni legislative hanno premiato il partito al governo, Diritto e giustizia, e la sua visione politica, basata sulla promessa di sussidi sociali e sulla repressione delle libertà civili
Il partito di destra Diritto e giustizia (Pis) ha vinto le elezioni parlamentari del 13 ottobre, conquistando la maggioranza alla camera dei deputati. I polacchi, quindi, dovranno aspettare almeno altri quattro anni per la democrazia. Tuttavia, è importante notare che il totale dei voti raccolti dai tre blocchi dell'opposizione supera quelli di Pis. Questo spiega la delusione di Jaroslaw Kaczyński, leader del partito, nel discorso tenuto dopo il voto. Il suo obiettivo era schiacciare l'opposizione, in particolare il Partito popolare polacco (Psl). Non ci è riuscito: il Psl ha ottenuto l'8 per cento dei voti, molto più del previsto. Sembra dunque che l'impeto del partito di Kaczyński si stia indebolendo.
   Lo dimostra anche il fatto che Pis ha perso la maggioranza al senato, dove l'alleanza tra le forze dell'opposizione ha dato i suoi frutti. Il senato forse non sarà in grado di bloccare le leggi proposte da Pis, ma senza il suo assenso alcune proposte del governo non saranno realizzabili. Il governo, per esempio, non potrà nominare il nuovo difensore civico, una figura indipendente creata per garantire i diritti e le libertà dei cittadini (Pis voleva sostituire Adam Bodnar, il cui mandato scade l'anno prossimo, con uno dei suoi uomini).
   Nonostante questo, sia la coalizione civica (che riunisce i partiti dell'opposizione liberali e di centrosinistra) sia il blocco di sinistra (Lewica) hanno fatto fatica a mobilitare gli elettori, e alla fine hanno preso meno voti di quanto si aspettasse.

Verso le presidenziali
I polacchi continuano a credere alla visione di Kaczyński di uno stato che garantisce welfare e benessere ai cittadini e dove i valori democratici sono messi in secondo piano. Pis in questo è stato aiutato dai mezzi di informazione statali, soprattutto dalla tv, che hanno promosso l'idea secondo cui in caso di vittoria l'opposizione avrebbe cancellato le misure assistenziali volute dal partito al governo. Kaczyński ha potuto contare anche sul sostegno della chiesa, che ha contribuito a creare un’atmosfera di caccia alle streghe contro la comunità lgbt.
   L'opposizione non è riuscita a rispondere a questa offensiva, ma il fatto che abbia preso più voti di quanto si aspettava Kaczyński significa che ha la possibilità di riconquistare la presidenza del paese alle elezioni del 2020. E se dovesse perdere il sostegno del presidente, l'azione legislativa di Pis sarebbe paralizzata. Per questo Kaczyński ha promesso altri aiuti sociali in campagna elettorale, mentre il suo partito aumenterà la repressione. Dal momento che non riesce a convincere la maggioranza dei cittadini con le buone, la destra cercherà altri metodi: colpirà i tribunali, i giornali indipendenti e i politici locali; intensificherà gli attacchi alle minoranze e agli avversari politici; cercherà di convincere i cittadini che l'opposizione è al servizio di altri stati. La violenza crescerà nella vita pubblica, probabilmente anche nelle strade.
   Le politiche radicali di Pis potrebbero avere l'effetto di mobilitare gli avversari, renderli meno passivi. Ma per vincere le elezioni presidenziali l'opposizione dovrà trarre una lezione dalla sconfitta del 13 ottobre.
Internazionale 18 ottobre 2019