domenica 1 dicembre 2019

PERSECUZIONE

Uiguri, le carte che provano la "rieducazione forzata"

Lavaggio del cervello, rieducazione forzata idelogica e comportamentale, abusi, torture e azzeramento culturale. È quanto emerge dai documenti governativi cinesi classificati sulle responsabilità di Pechino nella detenzione di più di un milione di uiguri, minoranza musulmana. Rinchiusi non per "lavoro volontario", come aveva sostenuto la Cina, ma per una rieducazione forzata. 
Le rivelazioni confermerebbero che quella degli uiguri è la più grande incarcerazione di massa di una minoranza etnico-religiosa dai tempi della Seconda guerra mondiale. Sono state le foto satellitari sulla regione dello Xinjiang, luogo dei campi, e un’ondata di testimonianze di ex detenuti, a costringere Pechino ad ammetterne l’esistenza. L’ambasciata cinese a Londra ha definito "falsi" i documenti e insiste nel definire i centri di detenzione, dei "luoghi di formazione volontaria".

La Repubblica 24/11