mercoledì 22 gennaio 2020

UN SEGNO DI SPERANZA

Nobel per la pace ad un etiope
Non vogliamo che il Corno d’Africa sia un campo di battaglia per le superpotenze, né un nascondiglio per mercanti del terrore e venditori di disperazione e miseria. Vogliamo che il Corno d’Africa diventi un tesoro di pace e progresso”. Così si è espresso il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali ricevendo il 10 dicembre il Nobel per la Pace. Al governo da meno di due anni, il 43enne è stato scelto per l’accordo di pace raggiunto tra il suo Paese e l’Eritrea, dopo un ventennio di ostilità. Ahmed ha ricordato di essere stato un giovane soldato che combatteva la guerra tra Etiopia ed Eritrea.” Ci sono quelli che non hanno mai visto una guerra, ma la glorificano e la rendono romantica”, ha lamentato il Nobel. “La guerra – ha proseguito – è la sintesi dell’inferno per tutti coloro che vi sono coinvolti. Io lo so perché ci sono stato. Io- ha continuato – accetto questo premio per conto degli africani e dei cittadini del mondo il cui sogno di pace è spesso trasformato in un incubo di guerra”.
Rocca 1/2020