mercoledì 26 febbraio 2020

COMPORTAMENTI E DICHIARAZIONI INCIVILI E FALSI

Bonino “Sparata volgare - Cerca risonanza e titoli sulla pelle delle donne”

Roma. Emma Bonino, radicale, antesignana della battaglia per i diritti, le risulta che nei pronto soccorso si pratichino l’aborto e gli aborti seriali?
“Mi risulta che Salvini inventi “scandali” cui la stampa italiana assicura immediata risonanza. Il piano di “sostituzione etnica” degli italiani, gli aborti di massa nei pronto-soccorso…. Al di là della volgarità, raggiunge il suo scopo di dare notizie allarmanti su cose per cui non esiste né la notizia, né l’allarme”.
Lei ripete che commentare Salvini alimenta la propaganda leghista, tuttavia quale sentimento le provoca l’accusa di “comportamenti incivili” rivolta alle donne che abortiscono, e in particolare alle immigrate?
“Sono perlomeno irritata, anche se non voglio neppure prendere in considerazione le sparate di Salvini. Lo schema comunicativo-pubblicitario del leader leghista è talmente evidente da essere accecante. Il meccanismo è questo: giorno 1, Salvini la spara grossa e volgare e ottiene le prime pagine e qualche talk show; 2, tutti reagiscono più o meno indignati e così Salvini fa un’altra giornata di prime pagine; giorno 3 pensosi editoriali, che si dissociano dai modi di Salvini, ma invitano a cogliere la sostanza della sua denuncia; giorno 4: riposo; giorno 5 il circo riparte su un nuovo scandalo”.
Da quando si autodenunciò, finendo in galera per la battaglia contro l’aborto clandestino condotta anche con la disubbidienza civile, molti sono stati gli attacchi. Pensa che l’obiettivo ancora oggi sia smantellare la 194, la legge sull’aborto?
“L’obiettivo era e rimane lo stesso: non combattere l’aborto, ma l’aborto legale e la 194; non impedire l’interruzione di gravidanza, di cui la legalizzazione dell’aborto ha ridotto drasticamente i numeri, ma distruggere la rispettabilità sociale di chi difende l’aborto legale, di noi donne. Non ho mai fatto propaganda per l’aborto, ma solo perché finisse la vergogna dell’aborto clandestino. Ancora oggi c’è chi quotidianamente mi insulta per questa “colpa”.
C’è sempre un rischio di arretrare sui diritti delle donne e, più in generale, sui diritti civili?
“Il rischio oggi è quello di considerare le questioni di diritto sacrificabili. La politica dell’odio esige delle vittime e le donne sono da sempre dei formidabili capri espiatori. E’ un meccanismo analogo a quello che avviene in tema di giustizia. La difesa dello Stato di diritto e della giustizia giusta viene sacrificata all’idea che la giustizia serva sentimenti di vendetta. Infatti, chi sulla giustizia chiede le forche per gli inquisiti e gli imputati, sull’aborto chiede la gogna”.
Sicurezza. I decreti saranno riscritti? E’ un passo avanti?
“Intanto è cambiato il linguaggio e l’atteggiamento con cui la ministra Lamorgese affronta questo dossier. Aspettiamo di vedere quali novità. Non sono ancora cambiate né le norme, né le politiche. La strada sarà lunga”.
Cosa si augura su questo tema?
“Che qualcuno si prenda la briga di leggere la proposta di legge di iniziativa popolare “Ero straniero”, ora in commissione, di cui il deputato di +Europa Riccardo Magi è relatore. Scoprirà proposte serie sull’integrazione economica e delle politiche dei flussi e sulla necessità di regolarizzare 500-600mila irregolari che lavorano stabilmente in Italia”.
Non ha votato la fiducia al governo giallo-rosso, ma lo farebbe in un momento così difficile per senso di responsabilità?
“A questo governo non darei la fiducia oggi per la stessa ragione per cui non la diedi al momento della sua formazione. Non volevo le elezioni anticipate, ma un governo di discontinuità, che non c’è stato. Si è confermato quanto dissi, cioè che Conte poteva essere il continuatore, non l’alternativa di se stesso. Il mio senso di responsabilità non si esprime con “mosse di Palazzo”, ma sostenendo sinceramente le mie idee. Non voglio essere coinvolta nella deriva da curva Sud dell’opposizione sovranista, ma non voglio certo essere coinvolta in nessuna operazione trasformista che abbia come solo obiettivo la durata di questo esecutivo”
Giovanna Casadio – Repubblica 18/02