martedì 18 febbraio 2020

LA MISTIFICAZIONE

Il virus più difficile da debellare: la mistificazione 

Paola Molino

 Il virus oggi più difficile da contrastare si chiama mistificazione, la manipolazione della realtà dei fatti per ottenerne un'interpretazione strumentale. Il panico suscitato dalla diffusione della notizia del coronavirus in Cina è l'ultimo esempio eclatante ma purtroppo non è il solo. Difficile orientarsi nel mare di informazioni, tra propaganda, segreti di stato e toni sensazionalisticii. È una questione di narrazione: le persone tendono a cercare informazioni che confermino le proprie ipotesi su determinati temi. Le emozioni prendono il posto alla riflessione. I fatti si mistificano per costruire il consenso, per generare paura e dunque controllo sociale  oppure per orientare i consumi. 
A volte la mistificazione è involontaria e questo accade quando chi dovrebbe farsi qualche domanda, esercitare il dubbio, indagare, si accontenta di una narrazione incompleta o errata e se ne fa portavoce. La mistificazione va a braccetto con la superficialità e la mancanza di senso critico. Per chi voglia fare un'esperienza certa del mondo sono tempi difficili. E questo è il vero grande virus da debellare: il virus del "questo lo dice lei" del complottismo, dell'irrazionale che invade il campo della scienza, buttando a mare una lunga tradizione di pensiero. Esso si annida nelle coscienze è trasversale ai ceti e alla cultura. L'unico vaccino efficace è il pensiero critico. 

L'Eco del Chisone 5 febbraio 2020