Francesca Maria Germanà, 57 anni, Nissoria, insegna tedesco al linguistico “Lincoln” di Agira
“Mi alzo presto, come se mantenere la mia sveglia mattutina, mi possa aiutare a ritrovare la quotidianità perduta. In tv si susseguono i servizi giornalistici sull’unica notizia, gli sviluppi della pandemia. Qualcosa di simile era successo all’indomani dell’edizione di Miss Italia del 10 settembre 2001. Durante il TG 1 delle 13,30 dell’11 settembre, avevo soddisfatto qualche curiosità sulla bella ragazza eletta il giorno prima, Daniela Ferolla".
"Un’ora dopo gli occhi degli abitanti del nostro pianeta erano rivolti verso lo schermo per assistere impotenti al destino ineluttabile delle torri gemelle. Non ci sono più le notizie, ma solo la notizia, l’attacco terroristico al cuore di New York. Paura, solidarietà, manifestazioni d’affetto accorciano le distanze, ci sentiamo tutti più vicini, capiamo di essere tutti vulnerabili e possibile obiettivo del terrorismo. Ma, come se partecipassimo a un giro di mano di roulette russa, ci convinciamo che magari quell’unica pallottola non avrebbe colpito noi".
"Il mondo segue la legge dello spettacolo che deve andare avanti, sempre, a qualunque costo. E tutto ritorna, lentamente, alla normalità.
Anche all’inizio dell’epidemia causata dal Covid 19, qualcuno ha cercato di seguire la regola dello spettacolo che non si ferma. Senza successo, per fortuna. E il nostro pianeta si è fermato. Come il protagonista di Forrest Gump, che dopo aver aumentato a dismisura i suoi seguaci corridori, all’improvviso si ferma perché è stanco. Il nostro pianeta è stanco. I suoi appelli a cambiare stile di vita sono rimasti inascoltati".
"Ora, un virus invisibile a occhio nudo, ci obbliga a cambiare rotta, a rimodulare la nostra giornata, a rivedere le nostre priorità. Appena finirà questo terribile momento, perché finirà, dovremo impegnarci tutti a fare scoprire ai nostri ragazzi che esistono le domeniche da trascorrere in famiglia, andando insieme in campagna, al mare, in montagna".
"Domeniche da riempire con attività sconosciute ai nostri figli, perché noi abbiamo insegnato loro che la domenica si va nei centri commerciali, si fa la spesa, si continua la vita di tutti i giorni, senza distinzione, senza fermarci. Dovremo rivedere anche gli orari di apertura dei negozi durante i giorni festivi, per permettere a tutti di avere del tempo libero e di gestirlo in modo creativo. Bisogna fermare lo spettacolo, se necessario”.
la Repubblica, 28 marzo
"Ora, un virus invisibile a occhio nudo, ci obbliga a cambiare rotta, a rimodulare la nostra giornata, a rivedere le nostre priorità. Appena finirà questo terribile momento, perché finirà, dovremo impegnarci tutti a fare scoprire ai nostri ragazzi che esistono le domeniche da trascorrere in famiglia, andando insieme in campagna, al mare, in montagna".
"Domeniche da riempire con attività sconosciute ai nostri figli, perché noi abbiamo insegnato loro che la domenica si va nei centri commerciali, si fa la spesa, si continua la vita di tutti i giorni, senza distinzione, senza fermarci. Dovremo rivedere anche gli orari di apertura dei negozi durante i giorni festivi, per permettere a tutti di avere del tempo libero e di gestirlo in modo creativo. Bisogna fermare lo spettacolo, se necessario”.
la Repubblica, 28 marzo