lunedì 30 marzo 2020

DALLA COMUNITA' DI PIOSSASCO

30/3 Comunità di Piossasco
Riflessione proposta da Carla

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro".

Queste parole collocate al centro di Matteo 18, capitolo che raccoglie insegnamenti sulla vita comunitaria, seguono quelle sulla correzione fraterna e precedono quelle sul perdono reciproco.
Correzione fraterna, perdono, vita, e in tutto questo la preghiera. Parole, dunque, che situano la preghiera al cuore della vita di relazioni. E ci spingono a domandarci: quale relazione tra la mia, la nostra vita, e la preghiera comune che in varie forme  continuiamo a ripetere, cercando di accordare le voci in modo sinfonico?
 “Se due di voi si accorderanno per chiedere qualunque cosa, gli sarà accordata dal Padre che è nei cieli”. Il verbo usato è accordare, ciò che si fa con gli strumenti musicali,
Accordarsi”,  “risuonare insieme”, vivere in sinfonia.
Da qui discende anche la lettura dell’affermazione seguente: “Dove sono due o tre riuniti nel mio Nome, lì io sono in mezzo a loro”che alla luce di quanto precede significa anche: “Dove non ci sono due o tre in sinfonia, io non ci sono”, dice il Signore; “Cioè, ci sarei, ci sono sempre, ma se non siete in accordo tra voi, non potete sperimentare la mia presenza”. 
La domanda è: quale sinfonia  fa risuonare la nostra vita insieme? La vita insieme di fronte a Dio sa far risuonare una melodia?
Insieme, in questi giorni di separazione forzata, dove le nostre voci e i nostri pensieri cercano di celebrare la vita e di commemorare (con  memoria) le persone che hanno affrontato la morte da sole.