Provate a mettervi nei nostri panni
lnes Bocchi
Genova
Sono caregiver, prima di essere persona; madre e sorella di 2 persone disabili e in questa lettera chiedo di organizzare con estrema sollecitudine la vaccinazione dei soggetti fragili Nel caso in cui le ragioni di ordine medico o etico non fossero sufficienti a sostenere la mia richiesta mi permetto di ricordare che va valutato l'aspetto economico. I disabili accuditi in casa propria o in casa famiglia sono ancora vivi solo perché non escono di casa e non incontrano amici e parenti da un anno.
Nel caso in cui un disabile o il suo caregiver contraessero il virus non sarebbe più possibile l'accudimento e/o la cura presso la propria abitazione e le spese ricadrebbero sul servizio sanitario pubblico, costi ben più rilevanti di un vaccino. I disabili e le loro famiglie hanno molti bisogni e spesso, come in questo caso, nessuno a cui rivolgerci Siamo come gli altri o diversi in base alla convenienza ma nessuno mai che provi; per qualche ora soltanto, a mettersi nei nostri panni.
La Repubblica, 17 febbraio