mercoledì 25 gennaio 2023

Movimenti per 500 mila euro e il prete finisce nei guai

Antonio Giaimo

La Stampa 24/01/2023

 

Se accertate, sono gravi le ipotesi accusatorie che hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati un conosciutissimo sacerdote di Pinerolo: circonvenzione e appropriazione indebita.

Don Paolo Bianciotto, il parroco ottuagenario che da 50 anni guida la parrocchia di Madonna di Fatima, stando alle indagini della Guardia di Finanza, ha gestito ingenti somme che sono transitate sul suo conto personale.

Un tesoretto accumulato giorno dopo giorno con denaro che è arrivato in parte dai suoi parrocchiani e in parte da una cospicua eredità che era stata lasciata alla Nuova scuola Mauriziana di Torre Pellice dove don Bianciotto era presidente.

«Si dovranno ricostruire i movimenti su un flusso di denaro di 500 mila euro, che il sacerdote afferma di aver dato sia in beneficenza e sia prestato ad altri sacerdoti per far fronte ad importanti interventi di riparazione nelle chiese, come ad esempio rifare il tetto», ad affermalo è l'avvocato Simone Chiappori, che difende il prete.

E se per una parte dell'inchiesta lo studio legale con il sacerdote aveva ricostruito i movimenti di contanti, ora si è aggiunto un capitolo nuovo e corposo che riguarda proprio i conti della parrocchia dove ci sarebbero stati movimenti che sfiorano i 300 mila euro. Da qui l'accusa di appropriazione indebita.

«Nomineremo un commercialista per tracciare i movimenti - dice l'avvocato- ma sin da adesso posso escludere, come qualcuno aveva detto, che i soldi siano finiti per far fronte alle spese di Villa Plinia, un albergo che don Bianciotto aveva fatto costruire anni fa a Pragelato».

L'inchiesta è partita dai controlli sull'antiriciclaggio che le banche mettono in atto quando ci sono movimenti di denaro in contanti per i quali è necessario tracciare la provenienza.

I conti del sacerdote e della parrocchia sono stati sequestrati dalle Fiamme gialle, c'erano in tutto mille euro. In attesa della chiusura dell'indagine, ciò che emerge per ora è un grande disordine contabile: se per il lascito testamentario ci sono verbali e bonifici, per tutto il resto servirà molto lavoro.

Increduli i parrocchiani che sono sicuri che non abbia intascato nulla. C'è chi ricorda che in 50 anni questo prete ha fatto molto per gli anziani e la comunità, costruendo anche un teatro.