"Non voglio parlare con Putin: non è nessuno"
Il Fatto Quotidiano 27/01/2023
Il giorno successivo all'annuncio della disponibilità di carri armati occidentali per Kiev – che, conferma Berlino, non arriveranno prima della primavera – Mosca riprende i bombardamenti a tappeto: undici i civili morti, secondo il portavoce dei servizi di emergenza dell'ucraina, Oleksandr Khorunzhy. I russi avrebbero utilizzato anche missili ipersonici Kinzhal.
Sul piano dei colloqui, il presidente Zelensky non ritiene sia utile avviare un dialogo con l'omologo Putin. In un'intervista a Sky News Zelensky ha detto di "non essere interessato" a incontrare Putin per colloqui di pace, affermando che l'avversario non è "nessuno", che vive in una "bolla informativa" e non sa cosa stia succedendo sul campo di battaglia. Rispondendo ai timori che con i nuovi mezzi gli ucraini possano spingersi sino in Russia, Zelensky ha replicato: "Per me le persone sono la priorità numero uno. Ecco perché non voglio combattere sul territorio russo. Voglio solo che i russi fermino la guerra il più rapidamente possibile e lascino il nostro Paese il più rapidamente possibile. Posso dire con certezza che se lasciano il nostro territorio la guerra finirà". Da Parigi una replica a Mosca, che ha accusato l'occidente di essere ormai in guerra contro la Russia: "Né la Francia né nessuno dei suoi partner è in guerra contro la Russia", ha scritto il ministero degli Esteri, respingendo le affermazioni di Mosca dopo la decisione occidentale di inviare carri armati a Kiev. A questa scelta si allinea anche il Canada, che ha annunciato la disponibilità a far partire quattro Leopard.