I NO DEI CATTOLICI ALLA MORALE DELLA CHIESA
Da un sondaggio che ha coinvolto 12mila cattolici in 12 paesi condotto per Univision, la principale tv degli Stati Uniti in lingua spagnola, dall'azienda internazionale di consulenza Bendixen & Amandi che in passato ha lavorato per Nazioni Unite, Banca Mondiale e Casa Bianca emerge che la maggior parte dei cattolici di tutto il mondo non condivide le posizioni del Vaticano su temi decisivi per la famiglia, quali divorzio, aborto, contraccettivi. La maggioranza dei credenti di Europa, America Latina e Stati Uniti è in totale disaccordo con le politiche che non ammettono il matrimonio dei preti o il sacerdozio per le donne. Le generazioni di giovani cattolici hanno su questo tipo di argomenti posizioni ancora più radicali e contrarie alla dottrina.
Con un'eccezione: il matrimonio gay. Difatti, con l'esclusione di Stati Uniti e Spagna, la maggior parte dei cattolici nel mondo si oppone all'unione fra due persone dello stesso sesso.
Questa indagine anticipatoria arriva nell'anno in cui in Vaticano si svolgerà, a ottobre, l'importante Sinodo sulla famiglia. Recentemente Papa Francesco ha parlato del nucleo famigliare come della "cellula fondamentale della società".
Lo scorso ottobre il Vaticano aveva lanciato un proprio sondaggio alle diocesi di tutto il mondo, per raccogliere informazioni e opinioni utili a preparare i cosiddetti "lineamenta" del Sinodo. Ora, lentamente, le prime risposte di quell'indagine ufficiale cominciano ad affluire. Secondo quanto anticipa il Sir (Servizio Informazione Religiosa) su questo ampio rilevamento vaticano, vi si legge già l'esigenza di una chiesa "più aperta". Dove una questione particolarmente avvertita, ad esempio dai cattolici belgi, è quella che "riguarda le persone omosessuali e i divorziati". Oppure, nella Conferenza episcopale tedesca, "l'esclusione dai sacramenti dei divorziati risposati" è addirittura percepita come "una discriminazione ingiustificata e una crudeltà". Come si vede, si tratta di elementi che collimano con il rilevamento operato invece dalla B&A.
Per quanto riguarda i dati disaggregati che riguardano solo il territorio italiano, alla domanda "come giudica il lavoro che sta facendo Papa Francesco?", il 74% risponde "eccellente", e il 25% "buono". Sul tema del divorzio, al quesito se si è d'accordo o meno con la politica della chiesa secondo cui "una persona che ha divorziato e si è risposata vive nel peccato e non può ricevere la comunione", il disaccordo raggiunge il 79%, e solo il 16 si dice d'accordo. Sul fatto poi se i preti possano sposarsi, il 57% degli italiani risponde sì, e il 38% no.
Sulle donne sacerdote è a favore il 59%, con un 35% di contrari. Aborto: il 15% afferma che la necessità dell'intervento dovrebbe essere permessa in tutti i casi, il 68% in casi particolari dove ad esempio la vita della madre sia in pericolo, e solo il 13% risponde negativamente. Per i contraccettivi, la stragrande maggioranza è favorevole: 84%, con solo il 12% contrario. Sul matrimonio tra omosessuali, il 30% lo sostiene, mentre il 66% si oppone.
Dati che appaiono piuttosto significativi come spunto di riflessione per il Vaticano e per l'opera riformista che Francesco vuole imprimere al suo pontificato.
[fonte: la Repubblica]
(continua)