DENGUE E UNIVERSITÀ PUBBLICHE
Una crisi della sanità pubblica può mettere
a nudo le fragilità economiche, politiche e sociali di qualunque paese, come ha
dimostrato la pandemia di covid-19.
L'Argentina sta attraversando una grave
epidemia di dengue, una malattia tropicale trasmessa agli esseri umani dalla
puntura di zanzare infette, in particolare della specie Aedes aegypti. Il
paese ha registrato più di 252mila casi dall'inizio del 2024, con 187 morti.
"Pronto soccorso pieni, nubi di zanzare in
agguato, mancanza di repellente nelle farmacie e un vaccino troppo costoso: è
la tempesta perfetta per l'epidemia di dengue in Argentina ", scrive “elDiarioAr”. Il
sito denuncia inoltre che il governo dell'ultraliberista Javier Miley rifiuta
di rendere obbligatorio il vaccino - quindi gratuito e accessibile a tutti -,
ne ha messo in discussione l'efficacia e non sta portando avanti una campagna
nazionale di prevenzione per fermare o limitare la riproduzione della zanzara
vettore del virus.
Da quando si è insediato alla presidenza, lo
scorso dicembre, Milei ha imposto una serie di tagli al settore pubblico che ha
colpito ospedali, enti statali e università.
Il 17 aprile gli studenti dell'università
di Buenos Aires parenti (Uba), la più importante del paese e una delle più
grandi dell'America Latina, hanno fatto lezione per strada in segno di protesta
contro il governo. Il giorno dopo, scrive il quotidiano pagina 12, il medico e
rettore dell'Uba Riccardo Gelpi ha parlato in conferenza stampa della
situazione critica dell'Ateneo e in particolare del suo ospedale: "Non
abbiamo mai vissuto una situazione simile in quarant’anni di democrazia ",
ha detto. Poi ha aggiunto che "se la situazione non cambia, nei prossimi
due o tre mesi, l'Uba sarà costretta a chiudere. Colpire La scienza, la sanità
e l'educazione non è una soluzione".
Internazionale 1558, 26 aprile 2024