lunedì 29 aprile 2024

DENGUE E UNIVERSITÀ PUBBLICHE 

 Una crisi della sanità pubblica può mettere a nudo le fragilità economiche, politiche e sociali di qualunque paese, come ha dimostrato la pandemia di covid-19.

 L'Argentina sta attraversando una grave epidemia di dengue, una malattia tropicale trasmessa agli esseri umani dalla puntura di zanzare infette, in particolare della specie Aedes aegypti. Il paese ha registrato più di 252mila casi dall'inizio del 2024, con 187 morti.

"Pronto soccorso pieni, nubi di zanzare in agguato, mancanza di repellente nelle farmacie e un vaccino troppo costoso: è la tempesta perfetta per l'epidemia di dengue in Argentina ", scrive “elDiarioAr”. Il sito denuncia inoltre che il governo dell'ultraliberista Javier Miley rifiuta di rendere obbligatorio il vaccino - quindi gratuito e accessibile a tutti -, ne ha messo in discussione l'efficacia e non sta portando avanti una campagna nazionale di prevenzione per fermare o limitare la riproduzione della zanzara vettore del virus.

Da quando si è insediato alla presidenza, lo scorso dicembre, Milei ha imposto una serie di tagli al settore pubblico che ha colpito ospedali, enti statali e università.

 Il 17 aprile gli studenti dell'università di Buenos Aires parenti (Uba), la più importante del paese e una delle più grandi dell'America Latina, hanno fatto lezione per strada in segno di protesta contro il governo. Il giorno dopo, scrive il quotidiano pagina 12, il medico e rettore dell'Uba Riccardo Gelpi ha parlato in conferenza stampa della situazione critica dell'Ateneo e in particolare del suo ospedale: "Non abbiamo mai vissuto una situazione simile in quarant’anni di democrazia ", ha detto. Poi ha aggiunto che "se la situazione non cambia, nei prossimi due o tre mesi, l'Uba sarà costretta a chiudere. Colpire La scienza, la sanità e l'educazione non è una soluzione".

Internazionale 1558, 26 aprile 2024