Come un vento leggero vieni
e scompiglia i miei pensieri tristi.
Tu, vento spensierato,
scompagina le carte
dei vecchi sillogismi.
Entra negli spiragli
della fortezza chiusa,
rinnova l'aria morta,
spargi scherzi, disordine, allegria
nelle stanze ammuffite.
Come un vento gentile,
porta il profumo della primavera,
profumo di speranze.
Scherza tra i miei capelli, Dio,
disordina i miei abiti per bene,
le abitudini opache.
Sbuccia la scorza del mio inverno.
Accarezza il mio profilo di donna
fatta nuova, innocente,
pronta al gioco di cui Tu dai le carte
e al sorriso.
Anonimo (trovato nella biblioteca
della comunità)