mercoledì 10 luglio 2024

Nelle carceri si muore sempre di più

Altri due detenuti si sono tolti la vita Gli avvocati: "fermare i suicidi in cella"
Nelle carceri italiane si muore sempre di più. A Palermo, all'Ucciardone, un detenuto, attaccato all'ossigeno, è morto per un attacco di cuore nonostante l'intervento del personale medico. A Varese si è suicidato un detenuto, 57 anni, tossicodipendente. Ad Augusta, in Sicilia, è deceduto un altro detenuto, 67 anni, da dicembre in sciopero della fame e della sete. Sono 55 i detenuti morti suicidi quest'anno. Ma potrebbero essere di più, perché molte morti sospette non sono state classificate come suicidi.
Le Camere penali stanno organizzando in ogni capoluogo di provincia delle maratone oratorie dal titolo "Fermare i suicidi in carcere. Diamo voce a tutti coloro che non possono parlare. Non c'è più tempo". Secondo il rappresentante del Consiglio nazionale forense, Leonardo Arrau, «La nuova disciplina, quando entrerà a regime, faciliterà sicuramente la durata delle decisioni della magistratura di Sorveglianza». Ma per «l'attuale situazione emergenziale, non c'è dubbio che la liberazione anticipata speciale, come da proposta di legge Giachetti, merita attenzione da parte di tutto il Parlamento». Per il segretario del Sindacato di polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo: «le carceri italiane si rivelano peggio di quelle africane, indegne di uno Stato che si definisca civile. Mai così tante morti, mai tanta indifferenza da parte di un governo. Le carceri sono destinate a diventare il cimitero dei fragili".


Fra.gri (da “La Stampa” del 10/7/24)