Quando rileggi Arregi
Tutto è in Dio e Dio è in Tutto. In Kenya sono stati scoperti i resti di un bambino sepolto 78.000 anni fa. In Israele sono state ritrovate sepolture avvenute 90.000 e 130.000 anni fa.
Il libro mi ha molto divertito con tutta una serie di dati che la scienza ci fornisce. A pagina 23 l'homo sapiens potrebbe datare la nostra origine 300.000 anni fa. I libri di Samuele del 1050 prima di Cristo, ma sono stati scritti 500 anni dopo.
Si tratta di un percorso storico utile alla conoscenza (con i suoi dubbi) da cui non ricavi nulla di nuovo: molte informazioni sono state già disseminate da vent'anni in intere biblioteche.
Quando 45 anni fa in India e 40 anni fa in Giappone sentivo questi racconti e poi in Francia e in Olanda, questi racconti mi coinvolgevano. Oggi, dall'altro versante il miei interessi sono cristologici: Gesù non è Dio ed è il profeta dei poveri, nostro Maestro.
Da circa quarant'anni mi interessano i vissuti di genere, le battaglie politiche ed ecclesiali e trovo in questi studi e in queste lotte tanta fatica e tanta gioia vissuti comunitari di base modesti, piccole cose e molta letteratura dove spiritualità, politica gruppi e comunità si intrecciano mi fanno tenere insieme un rinnovamento teologico radicale.
Nel 2003 il Papa mi esonerò dal ministero e io ora vecchissimo continuo con passione e gioia: omosessuali, transessuali, donne che hanno abortito, stranieri e carcerati sono i miei più cari compagni di viaggio.
Il libro di Arregi, letto con interesse, oggi proprio per me è merce vecchia e non vedo apparire il nuovo teismo e il nuovo cristianesimo ecumenico.
La pratica quotidiana pastorale, secondo il mio modesto pensiero, è il luogo privilegiato per mettere in atto un cristianesimo adulto, in pieno contatto con le speranze dei poveri e degli stranieri e con le lotte delle donne in tutto il mondo e per cercare insieme le vie della pace contro governi assassini come Israele e tanti altri.
Regalo il libro di Arregi alla Comunità per la biblioteca e auguro buona lettura. Ma credo che rimarrà tra i tanti un po’ dimenticati.
Prima è meglio leggere: Il suicidio di Israele (Laterza).
Franco Barbero 28 ottobre 2024