lunedì 4 novembre 2024

Minacce di morte a chi difende i diritti dei migranti


Il monitoraggio del Consiglio d’Europa il 22 ottobre ha segnalato il clima di odio verso i migranti. A conferma di ciò sono oggi giunte le minacce di morte alla giudice Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, contraria al trattenimento dei migranti in Albania.

La giudice Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica e tra i sei giudici del Tribunale di Roma che si sono pronunciati contro il trattenimento dei migranti in Albania, ha ricevuto gravi minacce di morte. Silvia Albano ha presentato una denuncia alla Procura di Roma. In una nota, Magistratura Democratica ha sottolineato che la campagna di discredito contro i magistrati romani, e in particolare contro la giudice Albano, ha contribuito a creare un clima di odio che ha portato a queste minacce.

Magistratura Democratica esprime inoltre preoccupazione per il crescente attacco ai magistrati che trattano temi legati all’immigrazione e osserva che la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri), organo di monitoraggio del Consiglio d’Europa, “ha denunciato i contenuti sfrenatamente ostili che in Italia colpiscono coloro che, a diverso titolo, trattano la materia dell’immigrazione”.

Ciò si aggiunge alla necessità di protezione per i pubblici ministeri coinvolti nel processo Open Arms.

PeaceLink esprime piena solidarietà alla giudice Silvia Albano, condannando fermamente ogni forma di intimidazione e violenza contro coloro che, come lei, difendono i diritti umani e la giustizia. La società civile non può permettere che chi difende i più vulnerabili venga minacciato per il proprio lavoro.

“L’ECRI nota con seria preoccupazione che negli ultimi anni il discorso pubblico italiano è diventato sempre più xenofobo e che i discorsi politici hanno assunto toni fortemente divisivi e antagonistici, in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché di cittadini italiani con origine migratoria, Rom e persone LGBTI.

Purtroppo, un certo numero di dichiarazioni e commenti considerati offensivi e carichi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali, sia online che offline”. Questo si legge nel recente rapporto che può essere scaricato dal sito del Consiglio d’Europa.

Effetti del rapporto? “Indignazione” della Meloni e “stupore” di Mattarella. Contro il rapporto, ovviamente.

Peacelink Telematica per la Pace - Pressenza, 25 ottobre 2024